Cultura e Spettacoli

Padre Francesco Bamonte contro Achille Lauro: "Un improvvisato imitatore di rockstar sataniste"

Il Presidente dell'Associazione internazionale degli esorcisti, Padre Francesco Bamonte, ha rilasciato un commento critico sul sito-web Interris, destinato ad Achille Lauro

Padre Francesco Bamonte contro Achille Lauro: "Un improvvisato imitatore di rockstar sataniste"

Reduce dalla sua partecipazione alla settantesima edizione del Festival di Sanremo, condotta da Amadeus su Rai 1 dal 4 all'8 febbraio, Achille Lauro è tornato al centro dell'attenzione mediatica. Questo per via di un messaggio critico destinatogli indirettamente in rete da parte di un esorcista. Si tratta di Padre Francesco Bamonte, nonché il Presidente dell'Associazione internazionale degli esorcisti. Che ha criticato, non troppo velatamente, le immagini del nuovo video musicale e in generale l'arte del cantante, che ha preso parte alla gara dei Big di Sanremo 2020 con il brano Me ne frego. Nel nuovo video, Lauro impersona Gesù Cristo al fianco della ballerina professionista di Amici 19, Elena D'Amario (che nel video impersona la Santa Vergine Maria, ndr) in rappresentanza de La pietà. Storica scultura in marmo quest'ultima, realizzata da Michelangelo Buonarroti e conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano, raffigurante la Madonna che tiene sulle ginocchia il figlio morto.

“In un momento critico per la nostra collettività - si legge, tra le righe del commento riportato sul sito Interris- è fondamentale poter contare su radici e valori granitici. Mentre la salute pubblica è messa a repentaglio da un virus ancora sconosciuto e quindi temibile (l'esorcista allude al Coronavirus, ndr), addolora dover registrare una grave legittimazione di condotte blasfeme e distruttive per l’identità religiosa e la dignità culturale di una bimillenaria civiltà cristiana come l’Italia”. Ciò che intende contestare il Presidente dell'Associazione internazionale degli esorcisti non sono "i corpi svestiti" protagonisti nel video di Me ne frego, ma in generale l'uso satanico che -a detta dell'esorcista- farebbe Achille Lauro dei simboli religiosi per "catalizzare l'attenzione" su di sé, "esempi altissimi di Santità come quella di Francesco d'Assisi". “Il problema -prosegue, nel messaggio - non è un 'improvvisato imitatore di rockstar sataniste'. E neppure il successo commerciale che incontra. Bensì l’incredibile e scandaloso avallo ottenuto a sorpresa da chi istituzionalmente è tenuto a difendere e tramandare il ‘depositum fidei’. Viene da chiedersi quale sia la finalità di un’azione di sistematico elogio e di strumentale protezione nei confronti di un’operazione di marketing. Che ridicolizza, sporca e banalizza la caratura salvifica del sacrificio di un Figlio pianto da una Madre. Che da sola è rimasta ai piedi della Croce (l'esorcista allude al video di Me ne frego, ndr)”.

Achille Lauro, nelle ultime settimane, fa discutere parecchio di sé. Recentemente, anche un noto volto tv ha stigmatizzato - delle esibizioni registrate dall'artista veronese a Sanremo 2020 - l'ostentazione della sua immagine a discapito della musica. Come l'ex naufrago piemontese de L'isola dei famosi, Paolo Brosio."Achille Lauro è un cantante? - si è domandato, infatti, in un intervento concesso a I lunatici, su Radio 2- Allora, un conto è cantare, un conto è fare lo show legato al modo di vestirsi. Si è spogliato come San Francesco? Ma non scherziamo!".

In una delle esibizioni registrate al Festival con il suo amico-musicista Boss Doms, Lauro era apparso sul palco con una cappa, per poi liberarsi di quest'ultima e mostrare al pubblico una jump-suit dal color carne, che lasciava ben poco spazio all'immaginazione. Una mise quest'ultima, che a detta del cantante, è ispirata ad una rappresentazione iconografica di San Francesco attribuita a Giotto. Parliamo della quinta delle ventotto scene del ciclo di affreschi delle Storie di San Francesco, visibili nella Basilica superiore di Assisi. E anche sul look con cui il cantante aveva segnato il 4 febbraio il suo debutto a Sanremo 2020, non sono mancate le critiche di Brosio:"San Francesco era un santo che viveva nella povertà. Non sembrava che quel vestito fosse l'icona della povertà. Dai su! Non ci siamo". "E poi -ha concluso su Lauro- fa spettacolo, ma non c'entra niente con la musica questa roba!".

Achille Lauro e la scelta di ispirarsi a San Francesco d'Assisi

In un messaggio condiviso su Instagram, Achille Lauro aveva motivato al web la scelta di spogliarsi sul palco del Festival della Canzone. "San Francesco -si legge nella descrizione di un post del cantante, contenente un'immagine che lo immortala nel suo 'nude-look' pensato per Sanremo-. La celebre scena attribuita a Giotto in una delle storie di San Francesco della basilica superiore di Assisi.

Il momento più rivoluzionario della sua storia in cui il Santo si è spogliato dei propri abiti e di ogni bene materiale, per votare la sua vita alla religione e alla solidarietà".

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