Cultura e Spettacoli

Paolo Belli si racconta: "Il mio sogno? Collaborare con Bruce Springsteen"

Il cantante e musicista parla anche della nuova edizione di Ballando con le Stelle: "Milly Carlucci è una capoprogetto straordinaria"

Paolo Belli si racconta: "Il mio sogno? Collaborare con Bruce Springsteen"

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Paolo Belli è un artista versatile che, fin dai tempi dei Ladri di Biciclette ha saputo costruire un sound personalissimo e molto riconoscibile. Un pop colorato di swing che lo ha portato a collaborare con artisti ed esponenti di spicco della musica italiana ed internazionale, tra i quali: Vasco Rossi, Litfiba, Paolo Rossi, Mario Lavezzi, Avion Travel, P.F.M., Billy Preston, Jon Hendricks, Sam Moore e tanti altri. Ha calcato per tre volte il prestigioso palco del Festival di Sanremo e vinto due edizioni del Festivalbar. I suoi spettacoli dal vivo hanno toccato solo negli ultimi 10 anni oltre 500 piazze. Nell’ottobre del 2017 è stato per la quinta volta al Blue Note di Milano con un doppio concerto.

Nella sua carriera non è mancato il teatro e dal 2005 co-conduce con Milly Carlucci “Ballando con le Stelle” il talent show del sabato sera di Raiuno, del quale cura anche la musica e le sigle. Siamo andati a trovarlo dietro le quinte del programma …Ci ha raccontato che si sente un privilegiato a collaborare con una capoprogetto straordinaria nonché una delle migliori docenti della televisione italiana (Milly Carlucci) e che, a livello musicale, un suo sogno sarebbe quello di duettare con Bruce Springsteen. Poliedrico ed esuberante oltre alla musica ha una passione sfrenata per lo show e la consapevolezza che, per farlo bene bisogna studiare tanto! Si racconta in questa videointervista a ilgiornale.it .

Recentemente ha fatto un’affermazione circa Ballando con Le Stelle e Milly Carlucci…

“Ho detto e sostengo che, se uno desidera fare televisione, è giusto che vada a scuola, e visto e considerato che di scuole non ce ne sono, la fortuna che ho avuto io e quella che spero abbiano anche gli altri è stata ed è quella di andare all’università della televisione, che è la Rai; uno dei migliori docenti che uno possa avere è Milly Carlucci”.

La Carlucci è anche capoprogetto del programma, quindi controlla tutto con minuziosità... Anche per quanto riguarda la musica?

“Sì perché Milly crea un microfilm per ogni coppia, dalle musiche agli abiti alle luci… E’ un capoprogetto straordinario, per quello sostengo che è uno dei migliori rettori dell’università della televisione”.

Bilancio di questa edizione di Ballando?

“Sempre fantastico perché alla fine il nostro lavoro è fare show e trasmettere emozioni e anche quest’anno le facciamo provare”.

Fa il tipo per qualcuna/o in particolare?

“No io devo essere superpartes, poi alla fine in sala delle stelle diventano tutti come dei fratelli più piccoli, quindi li devo accudire e fare il tifo per tutti”.

Parteciperebbe in veste di ballerino per una notte o come concorrente?

“Sono un grosso ballerino io non posso farlo e l’aggettivo grosso non è buttato a caso (ride ndr)”.

Nella sua carriera professionale non è mancato il teatro.

“Mi è capitato e spero mi capiti di fare tutto e quindi ben venga tutto ciò che mi fanno fare . Ho sempre desiderato fare show, non so se sono capace di farlo però …devo studiare tanto!”.

“Siamo alla fine del Mondo” è il titolo del suo singolo più recente (e di successo) scritto in collaborazione con Valerio Carboni e i Nèra …

“Sono felice perché avevamo voglia di ribellarci dopo tutto quello che era accaduto (lockdown e conseguenze varie soprattutto nel primo periodo del Covid19), mi fa piacere che abbia avuto successo soprattutto per i miei musicisti perché anche loro sono la fine del mondo!”

Ricordi del Festival di Sanremo?

“E’ il palco più emozionante al mondo! Se tornassi indietro lo rifarei come spero anche di rifare Ballando con le Stelle perché pur essendo due palcoscenici diversi, a livello emotivo sono uguali”. Ha collaborato con grandi esponenti della musica italiana ed internazionale. Chi le piacerebbe aggiungere al tassello?

“Di sogni se ne sono avverati tanti, ne dico uno enorme: Bruce Springsteen”.

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