Cultura e Spettacoli

Paolo Brosio: "Ho ricevuto la chiamata da Dio mentre ero con due donne"

Il giornalista ed ex concorrente del Gf Vip racconta la sua esperienza nella Casa in compagnia di Maria Laura De Vitis, la giovane compagna che è finita al centro dell’attenzione

Paolo Brosio: "Ho ricevuto la chiamata da Dio mentre ero con due donne"

Paolo Brosio è l’eliminato al televoto della diciassettesima puntata del Grande Fratello Vip 5. Il suo ingresso nella Casa è stato ritardato quando ha scoperto di essere positivo al Covid-19, tanto che è riuscito ad unirsi agli altri concorrenti solo dopo un mese di degenza. La sua avventura però è durata davvero poco. Il pubblico sembra infatti essere rimasto deluso per la spettacolarizzazione della preghiera e un’uscita infelice su Auschwitz.

A detta sua, però, ciò che ha veramente condizionato in modo negativo il suo gradimento tra il pubblico è il fatto che in quei giorni sia stata resa nota la sua relazione con Maria Laura De Vitis creando grande scalpore per la non indifferente differenza d’età: 64 anni lui, 22 lei. Nonostante in molti non vedano di buon occhio il loro amore, Paolo e Maria oggi convivono felicemente a Milano Due, anche se lui spera che con il passare del tempo lei si avvicini un po' di più alla Chiesa.

In tutto ciò, mentre vanno avanti le prove di convivenza tra loro, Paolo porta avanti l’impegno dell’onlus Olimpiadi del Cuore che lui stesso ha fondato e che di recente ha distribuito mascherine FFP2 e offerto sostegno economiche alle famiglie più in difficoltà.

Come mai hai deciso di partecipare al Grande Fratello Vip?

"Ero rimasto soddisfatto della mia esperienza all’Isola dei Famosi, ma sentivo che mi mancava ancora da provare un reality come il Grande Fratello Vip. È stato un modo per arricchire la mia carriera televisiva e non nascondo che l’idea è quella di raccontare queste mie avventure nell’ambito dei reality in un libro".

Come hai affrontato il contagio da coronavirus?

"Purtroppo ho dovuto fare i conti con la variabile inaspettata del Covid-19. Ho iniziato ad avere un malessere e ho avvisato subito la redazione. Mi sentivo male, non tanto per il virus in sé, ma perché stavo vedendo sfumare il sogno di entrare in quella Casa. E così mi sono ritrovato dapprima ricoverato a Villa Tiberia e successivamente all’Istituto Clinico Casal Palocco. Lontano da tutti: dai miei affetti, dalla mia fondazione e dalla stessa Maria, che avevo conosciuto solo il 20 di agosto".

Cosa c’è di vero nell’aver rivelato alcuni fatti sul reality, come l’imminente entrata di Stefano Bettarini?

"Sono stato accusato di aver spoilerato alcune cose sul reality. Questa cosa mi ha contrariato perché non è vera. Per questo, non era giusto per me andare in nomination. Il nome di Bettarini, infatti, non l’ho fatto io ma Andrea Zelletta. Sta di fatto che siamo finiti in nomination entrambi – anche se io non avevo fatto nulla".

E del reality che sarebbe stato allungato?

"Anche qui, io non l’ho mai detto, diversamente da quanto afferma Oppini. Io ho solo fatto presente agli altri concorrenti che con il peggiorare della pandemia la gente non può far altro che rimanere chiusa in casa. Di conseguenza è normale che, con l’aumentare del bacino degli utenti tv, tutte le trasmissioni vengano prolungate e che quindi anche a noi poteva capitare la stessa cosa".

La bestemmia, invece, c’è stata?

"Ma ragazzi, altro che bestemmia. Per chi non lo sa ‘Dio bono’ è uno dei salmi più importanti dell’Antico Testamento".

E l’uscita su Auschwitz?

"Decisamente infelice, ma bisogna contestualizzarla. Dopo essere stato 37 giorni chiuso in una stanza d’ospedale di 20 metri quadrati in una situazione tremenda – perdendo così anche tutti questi giorni di contratto – e dove vedevo il personale bardato da testa a piedi, è stato inevitabile andare fuori di testa. Ed ecco che quando mi sono ritrovato in una situazione simile nella Casa – per via delle pulizie – me ne sono uscito in quel modo. Ma io non ho mai voluto offendere nessuno!".

Quando Dayane e Adua hanno finto di avere un rapporto intimo, perché hai fatto quel commento sulla masturbazione?

"Ma quando?! Io?! Assolutamente no, più che essere eccitato sarò rimasto stupefatto visto che eravamo tuti lì presenti e le sentivamo per tutta la Casa. Al massimo avrò fatto una battuta, ma non da uno con questa libidine addosso! Ora che ci penso bene ho semplicemente fatto notare come io sono stato massacrato per un ‘Ave, o Maria’ mentre due che si davano da fare hanno lasciato tutti indifferenti. Detto questo, certo è che per un uomo vedere due donne che si baciano non è una cosa rivoltante, anzi!".

Perché la tua fede ha creato così tanto scompiglio nella Casa?

"Io ho pregato un ‘Ave, o Maria’ a voce alta e mi è stato detto che ostentavo la fede. C’è chi preferisce dare un bacio a Tommaso e poi ci sono io che preferisco dare un bacio alla mia Maria. Il Grande Fratello è un cocktail dove ognuno è libero di fare quel che crede, ma il rispetto per la diversità deve esserci sempre".

È vero che hai ricevuto la "chiamata" mentre stavi facendo un festino?

"Non si trattava né di un festino né di un’orgia. Certo, c’erano due mie amiche a casa e non stavamo giocando a carte, ma ero io con due donne e basta. In quella circostanza, avevo avvertito interiormente la sensazione di dover smettere con quello che stavo facendo. Mi sono sentito come chiamato e le ho mandate a casa dicendo che non me la sentivo più. La mattina dopo mi sono andato a confessare".

Non è ironico il fatto che tu abbia sentito la "chiamata" proprio in un momento così particolare?

"Confesso che il mio problema sono sempre state le donne, nel senso che ne ho avute troppe – anche se alcune di loro le ho amate davvero tanto. Ero lontano da Dio in tutti i sensi e quella sera ho sentito una voce che mi diceva che dovevo smettere. Non penso che ci sia ironia in ciò, anzi. Il 2 febbraio sono stato a Medjugorje, in un giorno importante che ha il significato di ‘Luce per tutte le genti’, anche per un pagano come me che tornava alla casa del Padre".

La tua storia con Maria ha fatto scalpore per la differenza d’età, cosa hai da dire in tua difesa?

"Con tutto rispetto, è un peccato amare una persona più giovane? Io credo di no, se ci si vuole bene l’amore non ha età. Siamo insieme da pochi mesi e in questo momento stiamo felicemente convivendo. Il nostro è un rapporto lineare e trasparente, non c’è niente di torbido. Ci siamo conosciuti sulla spiaggia di Forte dei Marmi come tante altre storie d’amore. In molti hanno provato a buttare fango su di noi e chi ha superato i limiti ne risponderà davanti a Dio e davanti alla legge".

Quando Paolo era nella Casa, dicono che Maria sia stata pizzicata davanti casa con un altro uomo. Cosa ne pensate?

Paolo Brosio: "Essendo dentro la Casa non sono la persona più giusta per rispondere, ma io so bene che non è vero".

Maria Laura De Vitis: "Quando Paolo era nella Casa, io sono stata a una cena dove ho conosciuto Diego Granese che mi ha riaccompagnato perché a Milano non ho la macchina. Lui, già da quella sera, aveva pagato un paparazzo per farmi fotografare davanti al portone, sperando di vedere qualche atteggiamento intimo. Il bacio però di cui tutti parlano non c’è mai stato".

Il test della macchina della verità non era andato bene sulla domanda del vero motivo che vi lega. Cosa dite a riguardo?

Paolo Brosio: "Hanno scelto bene quali risposte e domande far vedere e quali altre no, ecco detto tutto"

Maria Laura De Vitis: "La macchina della verità non è attendibile al 100%. In quel momento mi sarò agitata e avrò falsificato il risultato. Mi dispiace per chi vuol credere il contrario, ma noi due stiamo bene insieme".

Avete in comune la fede?

"Su questo siamo diversi ma d’altronde la fede è un percorso, a volte ci vogliono anni come è capitato a me! L’unica cosa che chiedo è che il Signore la porti un po' più spesso in Chiesa con me. Sta facendo qualche progresso, ma compendo che avendo lei perso il papà a soli 8 anni possa essere arrabbiata con il mondo, e non escludo anche con Dio".

Se non la fede, cosa vi tiene legati?

"Abbiamo in comune tante passioni e ci piace stare insieme. C’è attrazione fisica e mentale, siamo complementari".

Progetti di coppia per il futuro?

"Ci piacerebbe lavorare insieme in televisione, magari fare un reality insieme. Potrebbe essere un Temptation Island ma anche uno di viaggi".

E un matrimonio?

Paolo Brosio: "Per me sarebbe ben il terzo! Penso sia importante regolarizzare le cose davanti a Dio, ma è ancora prematuro per noi e il matrimonio non è il nostro unico sogno. Senza contare che dal punto di vista della fede, il matrimonio è fatto per creare una famiglia".

Maria Laura De Vitis: "Per ora no, magari fra 10 anni ne riparliamo!".

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