Cultura e Spettacoli

Rissa fra Gaetano e il paparazzo, parla il fotografo: "Ora sono il suo peggior nemico"

Dopo la rissa avvenuta con Gaetano Arena, il paparazzo ha deciso di raccontare la sua versione dei fatti

Rissa fra Gaetano e il paparazzo, parla il fotografo: "Ora sono il suo peggior nemico"

Venerdì 25 ottobre la movida milanese è stata animata da un incontro-scontro tra Gaetano Arena del GF16 e il fotografo Alessandro Fiumara. Pare che l'ex gieffino si trovasse in un noto locale di una delle strade più cool di Milano in compagnia di alcuni amici quando ha notato il paparazzo. A raccontare per primo la vicenda è stato Gaetano Arena tramite le sue storie di Instagram, mostrando la t-shirt strappata nella colluttazione con Fiumara. Successivamente, ha condiviso la denuncia sporta il mattino seguente alla rissa. Ma non è finita qui perché poi è arrivata la versione (social) di Fiumana che ora abbiamo raggiunto telefonicamente.

Buongiorno Alessandro, cosa è successo venerdì sera?

"Ero in un noto locale di corso Garibaldi a Milano, al tavolo con lui tra gli altri c'era un finalista del Grande Fratello poi nel tavolo di fianco c'erano dei personaggi di Uomini e Donne. Io stavo facendo più che altro il tavolo dietro, ma Gaetano Arena ha pensato che io stessi fotografando lui perché nella linea di tiro fotografico lui era in mezzo".

Quindi che è successo?

"Non ha verificato che io lo stessi fotografando o meno e ha cominciato a inveire in malo modo e mi ha fatto perdere la pazienza. Si è avvicinato come una bambina di due anni e mi ha graffiato il collo. Eravamo fuori dal locale. Mi avesse dato uno schiaffo una ragazza mi avrebbe fatto più male. Pesa otto chili bagnato. Non lo stavo minimamente cagando. Quando lui ha iniziato a inveire contro io di me, io ho iniziato a fargli le foto, quindi ho le foto di lui che mi viene contro la bottiglia. Poi è ritornato nel locale e ha chiamato i carabinieri".

Da dove è uscita questa bottiglia?

"L'ha presa sul tavolo ed è venuto da me con la bottiglia in mano. Quando ho visto la bottiglia ho avuto abbastanza sangue freddo perché arrivo dai lavori fotografici in Siria, quindi, so cosa può fare una bottiglia. Lui mi ha graffiato perché ha le unghie lunghe, ma non c'è stato altro".

E la maglia strappata di Gaetano Arena?

"Gli ho strappato la maglia cercando di tirarlo via. L'ho tirato per dargli un pugno, ma lui si è sfilato e si è strappato la maglia. Quello è vero. Se mi fosse arrivato vicino gli avrei tirato un pugno in faccia, ne basta uno".

Perché lui dice che lo segue da due settimane?

"Lui abita a 100 metri da casa mia, gli piacerebbe che i paparazzi lo seguissero. Se io seguo una persona è perché ho un interesse di guadagno, Arena deve pagare me per seguirlo. Cazzo lo seguo a fare che è uno sfigato? Non ha fatto una puntata in televisione. L'unico modo per far parlare di sé era fare questa cosa. Solo che io ora gli dichiaro guerra. Un mese fa l'ho fotografato perché l'ho visto per caso vicino a casa sua con una ragazza ma questo servizio non è stato pubblicato. Da lì si è messo in fissa che lo stessi seguendo. Ma secondo te io mi metto a seguire Gaetano Arena? Uno che si pittura le unghie e si gonfia le labbra?".

Gaetano Arena l'ha denunciata. Adesso lei cosa vuole fare, lo vuole denunciare?

"Io l'ho già denunciato anche per diffamazione mezzo stampa. La prima denuncia nella mia vita che faccio. Sono uno dei paparazzi più denunciati di Milano, ma non per atti di violenza, mi denunciano perché ho violato la privacy, ma i giudici strappano i fogli. Ora Arena deve stare attento a quello che fa, appena lo becco ubriaco o in giro lo sputtano.

Ora sono il suo nemico numero uno, anche se sarebbe meglio lasciarlo spegnere da solo".

Commenti