Cultura e Spettacoli

Pier Paolo Pasolini omaggiato, torna al cinema con Salò

In occasione dell'anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, Bologna - la sua città natale - ha in serbo molti eventi commemorativi, mentre in tutta Italia si proietterà "Salò"

Pier Paolo Pasolini omaggiato, torna al cinema con Salò

Bologna ricorderà Pier Paolo Pasolini a 40 anni dalla morte. E in tutta Italia stanno partendo iniziative per commemorare il regista, il poeta, lo scrittore, l'intellettuale e il linguista che tanto seppe essere lungimirante nelle sue opere e che trovò la morte, assassinato all'idroscalo di Ostia, il 2 novembre 1975.

Per l'occasione tornerà al cinema l'ultima opera di Pasolini, l'incipit della sua incompiuta Trilogia della Morte, che il regista voleva opposta alla Trilogia della Vita terminata nel 1974. L'opera in questione è "Salò o le 120 giornate di Sodoma": un film controverso, finito di montare poco prima dell'assassinio, distribuito nelle (poche) sale italiane a due mesi dalla morte del regista e considerato il suo testamento spirituale, ma anche censurato, ritirato, poco guardato, se non fosse per le videocassette contenute in qualche pubblicazione in questi anni.

Salò è quindi il film di Pasolini meno visto, il più crudo e probabilmente quello con le allegorie più difficili da comprendere, molto meno immediate di quelle contenute in "Uccellacci e uccellini". Salò fa solo da sfondo in una società di eccessi, ritirata in un'opulenta dimora mentre la guerra civile continua a infuriare. Come nella Trilogia della Vita, vengono raccontate storie, ma a differenza del "Decameron", "I Racconti di Canterbury" e "Il Fiore delle Mille e Una Notte", Salò riflette un certo pessimismo: le storie non salvano la vita, non sempre. Pasolini, grande narratore e affabulatore, avrebbe scoperto solo pochi giorni dopo dalla fine del film quanto il suo pessimismo avrebbe avuto riscontro nella realtà.

Salò è stato di recente restaurato grazie a una serie di circostanze favorevoli. Di recente Laura Betti ha infatti depositato a Bologna il fondo Pasolini, che prima si trovava a Roma. La Cineteca di Bologna ha pensato di iniziare l'opera di restauro, che non è stata possibile su tutti i film finora, per una questione di diritti: con Salò il problema non si è verificato, tanto che è stato presentato e premiato da una giuria di giovani alla Mostra del Cinema di Venezia.

Il film sarà distribuito ora in 40 sale.

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