Cultura e Spettacoli

Pino Daniele, l'ex moglie Fabiola Sciabbarrasi lo ricorda in un libro: "Guardo, non vedo Pino. Non sta bene"

La seconda moglie del compianto artista partenopeo, Fabiola Sciabbarrasi, ha voluto ricordare gli ultimi attimi di vita vissuti con il padre dei suoi 3 figli

Pino Daniele, l'ex moglie Fabiola Sciabbarrasi lo ricorda in un libro: "Guardo, non vedo Pino. Non sta bene"

Nel 2015 il panorama della musica italiana perdeva il cantautore blues per antonomasia, Pino Daniele. Nato a Napoli, Pino Daniele ha avuto tre donne importanti nella sua vita e, a volerlo ricordare in un'opera letteraria, ora è la seconda moglie Fabiola Sciabbarrasi. Quest'ultima ha scritto il libro Resta l'amore intorno, il cui titolo vuole essere un omaggio a tutti coloro che amano da sempre l'uomo e l'artista Daniele. L'opera, scritta a quattro mani con Mapi Danna Cecchetto, verrà pubblicata il prossimo 26 novembre e rivela alcuni particolari della vita di Fabiola vissuta con il compianto artista, facendo luce sui momenti più bui affrontati dalla coppia nella separazione. Pino Daniele conosceva per la prima volta l'ex modella Sciabbarrasi nel 1992 a casa dell'attore Massimo Troisi, il regista di Ricomincio da tre a cui il destino ha riservato la stessa sorte di Pino. Entrambi gli artisti sono, infatti, deceduti a causa di un improvviso arresto cardiaco, rivelatosi fatale.

Il viaggio letterario intrapreso nei sentimenti provati per Pino Daniele parla degli anni più difficili vissuti dall'autrice, nonché consorte dell'artista scomparso, ovvero il 2013 e il 2014. Prima di conoscere Fabiola, che nel corso della sua carriera ha sfilato per i marchi di moda più conosciuti nel mondo, il cantautore blues era sposato con la corista Dorina Giangrande dalla quale lo stesso ha avuto due figli. Il matrimonio di Daniele con la modella Sciabbarrasi, da cui Pino ha avuto 3 figli, giunse al capolinea nel 2014 quando Daniele avviò una relazione con Amanda Bonini.

“E sono arrivati gli anni avvelenati, gli anni di cui non voglio raccontare. Sono due: il ’13 e il ’14 - questi sono alcuni degli inediti stralci estratti dal libro di Fabiola Sciabbarrasi e pubblicati nel nuovo numero del settimanale Grazia-. Non voglio neanche scriverli per esteso, perché sono stati gli anni tagliati, elisi, monchi, surreali e schizofrenici. Anni acidi, cattivi. Sono stati anni abrasivi”. Fabiola non si risparmia neanche sulle sensazioni vissute nei giorni precedenti alla data funesta della morte del cantautore, che veniva a mancare il 4 gennaio 2015: “2 gennaio 2015. Pino viene a prendere Francesco, lo porta con Sofia a Magliano ... Non scendo (Fabiola non scende in strada, ndr), non voglio vedere la targa dell’auto diventare piccola e portarlo via, la sento come una vera e propria sottrazione […] Accendo il videocitofono, la telecamera in bianco e nero ha quell’inquadratura fissa da sorveglianza, vede, non guarda. Anch’io vedo […] È l’ultima volta che vedo Pino vivo, lo vedo, non lo guardo. È un’immagine filtrata. Da uno schermo". Il 3 gennaio 2015 Fabiola sentì per l'ultima volta il marito e, alla visione di una foto mandatale dalla figlia Sofia, capì che Pino non stesse più bene. “Provo una tenerezza infinita – racconta nel libro, Fabiola – che finisce appena guardo, non vedo, guardo Pino. Ha le occhiaie, la pelle sbagliata, il bianco degli occhi che non è bianco. ‘Ciao Sofi, passami papà, non sta bene, si vede, come mai siete alle terme?’ Tra poco, comunque, saranno a casa, a Magliano. È l’ultima volta che sento Pino”.

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