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“Noioso e banale”: pioggia di critiche sul podcast di Meghan Markle

Il podcast di Meghan Markle, “Archetypes”, sarebbe un fiasco secondo i giornali, che lo etichettano come un nuovo modo trovato dalla duchessa per parlare (e far parlare) di sé

“Noioso e banale”: pioggia di critiche sul podcast di Meghan Markle

“Archetypes”, il podcast targato Spotify di Meghan Markle, doveva essere, almeno sulla carta, un’occasione per risvegliare le coscienze sul tema degli stereotipi legati al mondo femminile. La duchessa di Sussex si proponeva di “analizzare, esplorare e ribaltare le etichette con cui le donne sono costrette a fare i conti”. Iniziativa lodevole ma, secondo la stampa, poco riuscita. Il podcast è stato sommerso dalle critiche e non manca chi sostiene che Meghan lo stia usando per colpire la royal family e, nello stesso tempo, sfruttare a fini economici l’immagine della Corona.

Un podcast “banale”

La stampa è stata impietosa con “Archetypes”. James Marriott del Times ha scritto: “Banalità, assurdità e luoghi comuni californiani e autoreferenziali”. Celia Walden, del Telegraph ha rincarato la dose: “È solo un altro modo con cui Meghan parla di se stessa”, mentre Steerpike di The Spectator ha messo la proverbiale ciliegina sulla torta: “Difficile credere che siano servite 28 persone per realizzare l’episodio”. La Walden ha anche dichiarato che il podcast sarebbe stato “solo formalmente un’intervista con un personaggio sportivo e d’ispirazione” perché, di fatto, Meghan avrebbe “intervistato se stessa”. Marriott, invece, ha precisato: “Anche quelli che sono solidali con la situazione di Meghan (e una volta pensavo di poter essere tra questi) troveranno che l’intera ora di episodio di Archetypes li metterà di cattivo umore”.

The Spectator ha pure sottolineato: “La prima ospite è Serena Williams, ma gli appassionati di tennis che si sintonizzano potrebbero essere contrariati. Di fatto lo show è su Meghan, dal momento che a Serena sono stati riservati solo 11 minuti per farle dire a malapena qualche parola”. Angela Levin, sul Mail Online, non le ha mandate a dire: “[Meghan] allinea se stessa [a celebrità come Serena Williams e Mariah Carey, prossima ospite del podcast], ma loro hanno fatto un eccellente lavoro e superato un’infanzia difficile, laddove lei ha sposato un principe e speso un sacco di soldi. Ha pensato fosse normale essere ambiziosa e solo quando ha iniziato a uscire con Harry ha realizzato che ciò non fosse visto favorevolmente. Santo Cielo, questo è uno schiaffo a Harry e un pugno alla royal family. Harry le ha detto della sua vita nella royal family, ma lei, naturalmente, non voleva ascoltare…ha bisogno di giustificare la rivendicazione di ambizione che sta facendo”.

A proposito del concetto di ambizione Richard Fitzwilliams, sempre sul Mail Online, ha precisato: “…Di certo non c’è nulla di sbagliato nell’essere ambizioso e nell’essere un royal. Infatti il ruolo incoraggia positivamente un membro di una royal family a essere ambizioso in modo da poter aiutare chi ha bisogno. Diana era molto ambiziosa, la sua opera caritatevole e il suo profilo pubblico erano sinonimi…ha fatto immensamente bene”.

Meghan dovrebbe trovare la sua “voce”

Le critiche non sono finite qui. Le più moderate accusano Meghan di “narcisismo” ed “esibizionismo”, bollando il podcast come “pretenzioso”. Decisamente tranchant il giudizio di Jimmy Failla di Fox News Radio, che su Twitter ha affermato: “Il podcast di Meghan Markle è uscito oggi, nel caso qualcuno di voi sia interessato alle divagazioni egocentriche di un’idiota sorda”. Dunque “Archetypes” è irrecuperabile? Forse no, ma Meghan Markle dovrebbe aggiustare un po’ il tiro, come si dice. Aveva a disposizione un personaggio come Serena Williams, ma lo ha relegato in un angolo. Inoltre è possibile che la duchessa abbia da raccontare solo aneddoti negativi quando parla dei Windsor? Non c’è stato mai un evento lieto durante il periodo trascorso a corte?

A tal proposito, viene anche da chiedersi per quale ragione Meghan debba sempre citare la royal family in quasi tutto ciò che fa (non vogliamo pensare male, cioè che in qualche modo le sia stato imposto o che lei voglia farlo per fare ascolti). Un utente inglese di Twitter, citato dal giornale Marie Claire, ha detto: “Ogni storia/aneddoto che [Meghan] offre è sempre basato sulla nostra famiglia reale: sembra che non abbia nient’altro che questo da offrire”. Una critica da cui la duchessa potrebbe trarre un insegnamento: Meghan Markle dovrebbe trovare la sua voce, trattare temi così importanti, complessi, analizzabili da molteplici punti di vista come il femminismo, i cliché sulle donne in maniera originale, unica, che appartenga solo a lei.

Solo così potremmo vedere la vera Meghan.

Nello stesso tempo, però, dovrebbe evitare l’eccessiva autoreferenzialità, dare spazio a suoi ospiti, preparare le puntate magari seguendo un tema, un filo conduttore che poi potrebbe arricchire con il dibattito (e qui ci vuole grande preparazione). Tutto questo è mancato nel primo episodio di “Archetypes” ed è un vero peccato.

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