L'annuncio arriva direttamente dai profili social della trasmissione Rai e dal profilo Twitter del conduttore Fabio Fazio: "Siamo onorati di comunicarvi che domenica, per la prima volta in esclusiva tv in Italia, Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa intervisterà il 44° Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. Vi aspettiamo, per questo straordinario appuntamento, domenica dalle 20.00 su Rai3". Barack Obama, Premio Nobel per la Pace nel 2009, sarà ospite di fabio Fazio a poche settimane dall'insediamento di Joe Biden e dai fatti di Capitol Hill che hanno segnato l'America.
L'ex presidente Usa, idolo dei progressisti a livello mondiale, si aggiunge a un ricco parterre di superstar rigorosamente anti-trumpiane e filo-democratiche apparse nella stagione 2020/2021: dalle superstar di Hollywood George Clooney, Jane Fonda e Susan Sarandon, all'attivista svedese Greta Thunberg fino al il virologo Anthony S. Fauci. Nessun ospite fuori dalle righe e dai dogmi del politicamente corretto, ma a Fazio piace così. L'intervista al "presidente fantasma" Obama è la ciliegina sulla torta per il conduttore Rai: che sicuramente - non è difficile immaginare - potrà finalmente chiedere al suo illustre interlocutore quanto è stato "cattivo" l'ex Presidente Usa Donald Trump e quanto sarà sicuramente bravo e capace il presidente eletto Joe Biden.
Da Fazio l'ex Presidente Usa parlerà sicuramente del suo ultimo libro Una terra promessa edito in Italia da Garzanti, di cui abbiamo trattato su InsideOver. Dove si parla di Libia e di altre questioni che riguardano da vicino il nostro Paese. "Una nuova guerra del tutto priva di importanza strategica per gli Stati Uniti". Così Barack Obama, nel suo ultimo libro, definisce l’intervento militare avvallato dalla sua amministrazione contro la Libia di Gheddafi. Ma se c’è una cosa che sembra trasparire dal racconto dell’ex presidente e Nobel per la Pace, è la confusione e la scarsa lungimiranza con la quale Obama ha affrontato le cosiddette "Primavere arabe" sostenute dalla sua amministrazione e, in particolare, dall’ex Segretario di Stato Hillary Clinton. Nella sua ricostruzione, Obama scarica la colpa sugli alleati europei: "Ero irritato che Sarkozy e Cameron mi avessero messo alle strette, in parte per risolvere i loro problemi politici interni, ed ero sdegnato dall’ipocrisia della Lega araba". E ancora: "Sapevo che Bill aveva ragione: fuori da Washington non c’era gran sostegno per quello che si chiedeva di fare all’America".
Chissà se Fabio Fazio chiederà a Barack Obama cosa accadde in quel tormentato e controverso 2011, anno delle Primavere arabe e dello spread italiano.
Secondo l'ex ministro del tesoro Usa Timothy Geithner nell'autunno di quell'anno, quando lo spread era alle stelle e l'economia italiana ad un passo dal baratro, alcuni funzionari europei avrebbero fatto pressione sull'amministrazione Obama proponendo un piano per far cadere Berlusconi. Tante le domande che si potrebbero porre all'ex presidente Usa su una fase delicata della nostra storia. recente.
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