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"Andrea rivuole la sua vita". Ma Carlo e William lo fanno fuori

Il principe Andrea starebbe cercando di riottenere titoli e incarichi revocati con lo scandalo Epstein, ma William e Carlo si oppongono con forza

"Andrea rivuole la sua vita". Ma Carlo e William lo fanno fuori

Il principe Andrea ha ormai fama di impresentabile nella royal family. Lo scandalo Epstein ha ridotto in briciole la sua immagine e le accuse di violenza formulate da Virginia Giuffre sono state la pietra tombale sulla sua carriera al servizio di Sua Maestà. Il duca di York avrebbe persino venduto lo chalet di Verbier per restituire i prestiti che gli hanno consentito di pagare l’indennizzo alla sua accusatrice, schivando il processo. Andrea, però, non sarebbe intenzionato a darsi per vinto. Vorrebbe riavere i suoi incarichi, i gradi militari, i titoli e la vita a cui ha dovuto rinunciare dopo gli scandali sessuali. Un’impresa quasi impossibile, soprattutto se a difendere l’onore della famiglia ci sono Carlo e William.

Andrea vuole la rivincita?

Il principe Andrea sarebbe stanco di rimanere relegato in un angolo, mentre il resto della royal family è al centro della scena mondiale, quotidianamente impegnato nei doveri reali. Per il duca di York lo scandalo Epstein è chiuso, la vicenda Giuffre liquidata con 12 milioni di euro. Dunque sarebbe il momento di tornare alla ribalta. Poco importerebbe la gravità delle accuse (che Andrea ha sempre rispedito al mittente) e il fatto che per uscire dalla tempesta giudiziaria il principe abbia offerto a Virginia Giuffre un risarcimento milionario, precludendo per sempre la ricerca della verità. Il principe Andrea riterrebbe sia arrivato il momento del suo riscatto. Ritiratosi a vita privata nel novembre 2019, il figlio prediletto di Sua Maestà ha dovuto rinunciare al vitalizio da 249mila sterline annue. Nel gennaio 2022, inoltre, gli sono stati revocati i gradi militari e il trattamento di altezza reale.

Durante il Giubileo di Platino la sua figura non è stata che un’ombra poco minacciosa su Buckingham Palace. Andrea, infatti, ha contratto il Covid in concomitanza con i festeggiamenti, coincidenza che gli ha precluso ogni possibilità di partecipare agli eventi in programma in onore della madre. Anche se non avesse avuto problemi di salute Buckingham Palace avrebbe provveduto a tenerlo lontano dai riflettori. Del resto subito prima dell’inizio del Giubileo il Palazzo reale aveva reso noto che solo i working members dei Windsor si sarebbero affacciati al balcone con Sua Maestà alla fine del Trooping The Colour e al termine del Platinum Jubilee Pageant del 5 giugno scorso. Il duca di York non ha potuto opporsi, ma sarebbe già tornato alla carica per il Garter Day.

L’Ordine della Giarrettiera

Il 13 giugno è stato un giorno speciale per i Windsor, dedicato alle celebrazioni del più antico e prestigioso ordine cavalleresco britannico, il Nobilissimo Ordine della Giarrettiera. Fondato da re Edoardo III nel 1348, da quest’anno l’Ordine può contare su un nuovo membro: Camilla Shand, la moglie del principe Carlo, la cui nomina è stata annunciata nel 2021: “Sua Maestà la Regina è stata gentilmente lieta di nominare Sua Altezza Reale la Duchessa di Cornovaglia, G.C.V.O., Dama Reale del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera”.

I cavalieri e le dame che ne fanno parte sono 24. In origine la nomina era riservata solo ai membri dell’aristicrazia, mentre oggi include personaggi che si sono distinti nel servizio alla dcomunità. Piccola curiosità: il principe William, nominato nel 2008, è stato il millesimo cavaliere dalla fondazione dell’Ordine. Per tradizione la Giornata della Giarrettiera (Garter Day) si svolge nella Cappella di San Giorgio a Windsor (perché proprio San Giorgio è patrono dell’Ordine) e prevede, come si legge sul sito della royal family, che “ogni cavaliere esponga uno stendardo con le sue armi nella Cappella, insieme a un elmo, uno stemma, una spada e una piastra smaltata, che vengono tolte alla morte del cavaliere e le insegne vengono restituite al Sovrano”.

Niente Garter Day per Andrea

Anche il principe Andrea fa parte dell’Ordine della Giarrettiera e, secondo le indiscrezioni, avrebbe voluto partecipare alla cerimonia al pari dei suoi parenti (benché la presenza della regina Elisabetta non sia ancora stata confermata). Per il duca di York questo evento doveva rappresentare il suo riscatto, il suo ritorno in grande stile in pubblico. Ma Buckingham Palace ha fatto sapere che il duca non ci sarà “per decisione della Famiglia”, ovvero per volontà del principe Carlo e del principe William, gli esponenti più importanti, dopo la sovrana, dei Windsor. Padre e figlio si sarebbero coalizzati da tempo contro Andrea, considerando la sua sola presenza “una minaccia” per la Corona. A quanto pare i due vorrebbero evitare l’imbarazzo già provato lo scorso marzo, quando il duca di York ha scortato la Regina nell’Abbazia di Westminster per la funzione in onore del principe Filippo (ancora non è chiaro se sia stato Andrea a fare pressione sulla madre per ottenere l’incarico di accompagnarla, o se sia stata Elisabetta II a concendergli questo onore).

Per il principe Andrea il ritorno a corte somiglia sempre di più a un miraggio. In fondo ha due avversari formidabili, il fratello erede al trono e il nipote. Il duca, dicono i tabloid, avrebbe, in particolare, due desideri: il primo è riuscire a elevare la principessa Beatrice e la principessa Eugenia al rango di working members della famiglia, cioè persone con incarichi ufficiali al servizio della monarchia. Il secondo lo ha riferito una fonte al Telegraph: “Il titolo di colonnello dei Granatieri è il più ambito e Andrea lo rivuole indietro”. L’insider ha anche sottolineato: [Il principe] è ancora Consigliere di Stato, dunque ritiene di dover essere incluso agli eventi ufficiali. Più importanti ancora, per lui, sono lo status di altezza reale e di ‘Principe del Sangue’. Sente di dover essere reintegrato nella sua posizione, riconosciuta e rispettata”. Con i termini "principe del sangue" si definisce un erede legittimo del sovrano.

Andrea punterebbe proprio sulla sua ascendenza per ottenere il perdono, ma Carlo e William sarebbero decisi a dare battaglia.

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