Cultura e Spettacoli

Quando Mozart (a otto anni) conquistò l'Inghilterra

Quando Mozart (a otto anni) conquistò l'Inghilterra

Nel maggio del 1764, Leopold Mozart e suo figlio Wolfgang sono Londra, dopo essere stati a Parigi, per il loro primo viaggio in Europa. Il giorno 19, a Buckingham Palace, il piccolo Mozart (ha 8 anni), tiene un concerto di fronte al re Giorgio III e alla regina suonando a prima vista brani di Bach, Händel, Wagenseil e Abel. Qualche giorno dopo, Leopold scrive all'amico Johann Lorenz Hagenauer aggiornandolo sul figlio: «Quel che egli sapeva quando abbiamo lasciato Salisburgo è solo un'ombra di quello che sa adesso. Ciò supera ogni immaginazione». È la testimonianza diretta di Leopold, padre e agente intraprendente, sui progressi del figlio; progressi ai quali era particolarmente interessato anche per motivi molto meno artistici: «Non posso ancora dire se il guadagno sarà confermato a 100 ghinee, ma il totale non sarà certamente inferiore a 90». Le lettere di Leopold, ripubblicate integralmente lo scorso anno dall'editore Zecchini nell'epistolario di tutta la famiglia Mozart, sono un'insostituibile testimonianza, ma ora è stato anche stampato in traduzione italiana, con testo inglese a fronte, un insolito scritto sul soggiorno londinese dei Mozart: si tratta di Un giovane musicista davvero notevole (BookTime, pagg. 68, euro 7) ed è la relazione che l'avvocato e naturalista Daines Barrington (1727-1800) consegnò alla Royal Society di Londra il 28 novembre 1769. Come ben precisa Armando Torno nella prefazione, siamo di fronte a un documento prezioso in quanto «permette di osservare da vicino uno dei compositori più inspiegabili della storia, di seguirlo bambino, di non dimenticare che Leopold incassò notevoli somme dalle esecuzioni».

L'intento di Barrington, testimone diretto dei concerti del piccolo enfant prodige salisburghese, è quello di portare all'attenzione dell'allora segretario della Society, Matthew Maty, «un esercizio precoce di uno straordinario talento musicale». Interessante scorgere, nel suo seppur breve scritto, il piglio scientifico di Barrington che cerca di spiegare le difficoltà nell'improvvisare o nel leggere in setticlavio e su più righi per un bambino di appena 8 anni, ammettendo d'essere andato a recuperare il certificato di nascita di Wolfgang per accertarsi della sua reale età. Ebbene, conclude Barrington, questo Mozart è un «genio straordinario» e, paragonandolo al tedesco naturalizzato inglese Händel, ne ricava che «la bilancia pende chiaramente dalla parte di Mozart».

E ad ammetterlo è proprio un inglese.

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