Coronavirus

La rabbia di Al Bano per la sua azienda: "Troppe spese e poche entrate. Così vado avanti solo un anno"

Al Bano è furente, i concerti sono bloccati, non c'è nessun sostegno e anche la sua azienda agricola rischia di fallire: troppi costi, nessuna garanzia e norme troppo rigide

La rabbia di Al Bano per la sua azienda: "Troppe spese e poche entrate. Così vado avanti solo un anno"

Anche Al Bano Carrisi è preoccupato per il futuro. Il cantante ha dovuto fermare tutte le sue esibizioni all'estero, che rappresentano la maggior parte dei suoi lavori artistici ma, soprattutto, non vede un futuro roseo per le sue attività imprenditoriali a Cellino San Marco. Il Covid ha fermato tutto, ha messo in stand-by tutti i suoi progetti e non c'è ancora una data ipotizzata e ipotizzabile per un ritorno alla normalità.

Dalla Russia all'Albania, passando per l'Ucraina con la quale ha chiarito il fraintendimento dello scorso anno, Al Bano all'estero ha un pubblico molto ampio che sarebbe pronto ad accoglierlo a braccia aperte per nuovi concerti. "Chi si fida a prendere un aereo, ad andare per il mondo con questo dannato virus in giro! Con costi poi che sono una sperequazione!", ha dichiarato il cantante al settimanale Diva e Donna. Il più famoso cittadino di Cellino San Marco si è unito al coro dei tanti artisti che in questi giorni hanno alzato la voce contro la gestione del mondo dello spettacolo da parte del governo. Il divieto di assembramenti ha reso impossibile lo svolgimento degli eventi di qualunque entità e questo sta penalizzando un intero settore, che ora chiede maggiori tutele: "Non capisco perché la musica leggera sia sempre considerata la Cenerentola dello spettacolo. Trovano contributi per tutti, ma non per chi fa il nostro lavoro".

"Ho solo uscite, nessuna entrata. Limando qua e là, con le giuste accortezze, vado avanti un anno", ha detto Al Bano, che sente la responsabilità di circa 50 persone che lavorano nel suo staff per la parte artistica del suo lavoro: "Sono 50 famiglie senza reddito". Ma Al Bano non si limita alle attività sul palco, perché come tutti ben sanno è un imprenditore agricolo di successo nella sua amata Puglia, dove è a capo di un'azienda con centinaia di ettari di terreno coltivato e numerose attività correlate: "Vedremo quando a settembre dovremo fare la vendemmia quando ci sarà la raccolta delle olive come faremo".

La situazione si presenta al momento insostenibile per Al Bano, che negli anni ha realizzato anche alcune strutture agrituristiche d'eccellenza all'interno della sua tenuta di Cellino San Marco. Un ristorante e un piccolo hotel di charme sono trai fiori all'occhiello dell'offerta ricettiva della cittadina pugliese, che ora deve farne a meno perché Al Bano ha deciso di non riaprire. In piena polemica con il governo e con le sue strategie per contenere il contagio, il cantante nuon vuole snaturare l'essenza della sua proverbiale accoglienza: "Lei ha letto tutte le norme per riaprire? La spesa non vale l’impresa e poi finirebbe per assomigliare tutto ad un ospedale.

E un ristorante non può sembrare un ospedale".

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