RECENSIONI

Quando compì cent’anni, Maria Teresa Bazzi, detta Gegia, amica da sempre di chi ama la musica, si comperò un abbonamento vitalizio alla Società del Quartetto. Sono gesti che illuminan la vita anche degli altri e, nel ricordarne la memoria, il Quartetto ha intitolato a suo nome un concorso con la benemerita Scuola di Fiesole, vinto dal Quartetto Meta4, che ha chiuso l’altra sera la stagione. È stato come un cantico trepido e lieto alla giovinezza: i ragazzi si sono prodigati con fantasia concorde, segno di studio approfondito e libertà conquistata, in un fragrante quartetto di Beethoven opera 18 numero 1 per concludere con l’intenso quartetto numero 1 di Smetana.

E ci hanno portato in regalo uno sconosciuto lavoro di Kaipainen, che attraverso domande rapide e risposte pensose, schizzi di memorie e caute esplorazioni, si apre la strada ad un adagio ampio e melodico, emozionante. Un pezzo d’oggi dove finalmente succede qualcosa, e che difatti è stato festeggiato come gli altri autori, affettuosamente.

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