Ricky Tognazzi: "Io contrario alle nozze, Simona Izzo ha insistito"

Ospite di Vieni da me, Ricky Tognazzi ha parlato del suo rapporto col padre e di quello con la moglie: "Io ero contrario al matrimonio, Simona Izzo ha insistito"

Ricky Tognazzi: "Io contrario alle nozze, Simona Izzo ha insistito"

Ospite di Vieni da me per parlare della seconda stagione della fiction "La vita promessa", Ricky Tognazzi si è messo a nudo sulla sua vita privata e sui suoi rapporti familiari.

A proposito della relazione con la moglie Simona Izzo, l'attore e regista ha ripercorso i primi momenti della loro storia d'amore. "Se mi ha costretto a sposarla? Abbastanza", ha affermato Ricky Tognazzi col sorriso sulle labbra. L'uomo ha poi spiegato: "Io sono un figlio dei fiori, contro il matrimonio, poi mio padre ne ha fatti una dozzina, ma lei ha insistito".

Ricky Tognazzi, con l'ironia che gli è tipica, descrive in modo esemplare il carattere forte e determinato della moglie: "Siamo andati a trovare mia madre a Nizza e sull’Aurelia ha iniziato a dirmi che avrei dovuto dire a mia madre che ci saremmo sposati. Tanto ha insistito che ho parcheggiato e non ho neanche salutato mia madre, le ho subito detto che ci saremmo sposati".

Sempre con tono divertito, Ricky Tognazzi afferma che Simona Izzo è una moglie "così e così", ma poi - come a voler celebrare la loro complicità - rivela: "È da 20 anni che vogliamo fare 'Casa Tognizzo', ci sarà un produttore che ci farà fare questa stupidaggine?".

Ma nell'intervista c'è spazio anche per fare i conti col passato e con la figura ingombrante di un padre come Ugo Tognazzi. Alla domanda se un cognome così importante gli abbia creato dei problemi, Ricky risponde con estrema sincerità: "Di problemi me ne ha risolti un sacco, poco ma sicuro: tanti, tanti, tanti. E spero che ne risolverà tanti a mia figlia". "Avere un cognome importante significa avere un padre con un cognome importante. È importante crearsi una propria identità", ha aggiunto il regista.

Ricky Tognazzi ha provato a spiegare meglio il suo rapporto col grande Ugo: "Mio padre mi ha voluto allontanare, è stato lui a stimolarmi a studiare da regista. Fortunatamente ha fatto in tempo a vedere i miei primi film e ad amarli". Dalle parole di Ricky si percepisce un rapporto col papà che oscillava tra complicità e assenza: "Era un padre piuttosto assente, lo definirei di salvataggio. Ogni volta che avevo bisogno di lui, mi ha sempre aiutato nei momenti difficili".

Ma dalle parole di Ricky traspare un rapporto in cui la grandezza artistica di Ugo Tognazzi sovrasta le eventuali carenze sul lato affettivo: "Era in assoluto la persona più simpatica che abbia mai conosciuto, mi ha fatto tanto ridere".

"Mi considero una persona realmente fortunata, anche per aver avuto un padre così brillante e curioso. Mi ha sempre insegnato tante cose, mi ha stimolato ad amare l’arte contemporanea", ha chiosato soddisfatto Ricky Tognazzi.

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