Cultura e Spettacoli

Al via le riprese di "L'ombra di Caravaggio". Riccardo Scamarcio nel ruolo del pittore

Michele Placido racconta la vita tormentata dell'artista perseguitato

Al via le riprese di "L'ombra di Caravaggio". Riccardo Scamarcio nel ruolo del pittore

Se c'è un pezzo di storia italiana che si vende bene al cinema o nelle serie televisive è quella del nostro Rinascimento, magari esplorandone la fine decadente dopo il Concilio di Trento. Basti pensare a Il peccato - Il furore di Michelangelo (2019) di Andrej Koncalovskij per prendere in considerazione il livello «alto» o a serie come Da Vinci's Demons o i Medici se si vuole guardare ad un livello più pop.

Rientra in questo filone giocando sul lato oscuro della vita dell'artista anche il nuovo film di Michele Placido di cui sono iniziate da poco le riprese a Napoli. Italia 1600. Michelangelo Merisi (1571-1610), in arte Caravaggio è un pittore geniale e sovversivo che vive con il peso di una condanna a morte e su cui sta per allungarsi «l'Ombra» di un implacabile potere occulto. Un'inquietante figura è stata infatti incaricata di indagare sull'artista che - con la sua vita e la sua arte - affascina, sconvolge, sovverte. Questo a grandi linee il canovaccio de L'Ombra di Caravaggio scritto, diretto e interpretato da Michele Placido che dopo cinquant'anni di carriera, e quattro anni di lavoro sul progetto, firma il suo quattordicesimo film da regista su una sceneggiatura a cui, oltre a lui, hanno lavorato Sandro Petraglia e Fidel Signorile. Nel corso delle riprese, la troupe si sposterà fra Napoli, Roma, i dintorni di Viterbo, Ariccia, Frascati e Malta. Cast davvero notevole per questa produzione italo francese che vede coinvolte: Goldenart Production con Rai Cinema, Charlot, Le Pacte, Mact Production, in collaborazione con Film Commission Regione Campania e Qmi.

Riccardo Scamarcio interpreterà Caravaggio, Louis Garrel presterà le sue fattezze alla misteriosa Ombra, Isabelle Huppert vestirà i panni della marchesa Costanza Sforza Colonna, signora di Caravaggio che per tutta la sua esistenza ha vegliato protettiva sulle vicende del Merisi. Micaela Ramazzotti invece incarnerà la prorompente Lena: al secolo Maddalena Antognetti, bellissima cortigiana romana che Caravaggio utilizzò come modella anche per rappresentare la Madonna. Al loro fianco una schiera di eccellenti attori - da Vinicio Marchioni a Lolita Chammah, da Alessandro Haber a Moni Ovadia, da Lorenzo Lavia a Brenno Placido, fra gli altri - con Michele Placido nel ruolo del Cardinale Del Monte. Il film segna anche l'esordio cinematografico del rapper genovese Tedua nel ruolo di Cecco, ovvero Francesco Boneri (1580-1630) che di Michelangelo Merisi fu allievo, modello e secondo alcuni anche amante.

Dietro le quinte un team di pluripremiati professionisti: Tonino Zera per le scenografie, Carlo Poggioli per i costumi, mentre la fotografia è affidata a Michele D'Attanasio e il montaggio a Consuelo Catucci. Le musiche sono dei Planetoid.

L'idea è quella di un film evento sull'intricata e avventurosa esistenza di un pittore che per molti versi è stato una «popstar» ante litteram. Sia per la sua capacità di rompere gli schemi dell'arte sia nelle sue profonde contraddizioni interiori che inevitabilmente si sono trasposte sulla tela. Ribelle e inquieto, devoto e scandaloso, indipendente e trasgressivo, il Caravaggio che Placido vuol mettere in scena è un artista maledetto dal talento assoluto, ma anche un ribelle costretto ad affrontare gli inquietanti risvolti di una vita spericolata, con le sue donne e i suoi demoni. Il difficile dell'operazione è quello di non cadere nello stereotipo o nella eccessiva falsificazione storica.

Bisognerà giudicare dal risultato finale, anche perché esistono dei precedenti notevoli con cui confrontarsi, come l'onirico Caravaggio di Derek Jarman del 1986.

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