Rissa sfiorata alla Partita del Cuore, alla faccia della beneficenza

Intorno alla mezz'ora del primo tempo, il fair play va in frantumi quando il campione Pavel Nedved entra, con un fallaccio, sul rapper Moreno

Rissa sfiorata alla Partita del Cuore, alla faccia della beneficenza

È il caso di dire: alla faccia della Partita del Cuore. Spettatori increduli, ieri sera, allo Juventus Stadium. Intorno alla mezz'ora del primo tempo, la classica atmosfera da "niente agonismo, è solo per beneficenza", sembrava essere sparita. Il fair play va in frantumi quando il campione Pavel Nedved entra, con un fallaccio, sul rapper Moreno.

La Partita del Cuore è ormai un appuntamento fisso e irrinunciabile di giugno, in cui la solidarietà sposa il mondo del calcio. Da anni, infatti, la sfida è solo un pretesto, per raccogliere fondi, fare del bene, stare tutti insieme e divertirsi un po', con calciatori assai improvvisati ma anche stelle della serie A. E Pavel Nedved sembrava essere sceso in campo, come fosse la finale di Champions League di Manchester, da lui persa per lo sciagurato "giallo" in semifinale con il Real.

La miccia che ha portato ad infiammare gli animi è stata, infatti, un'azione di Moreno Donadoni. Il rapper ha fatto un tunnel a Pavel Nedved, salutandolo poi con la mano. Il campione se l'è legata al dito e alla prima occasione utile ha fatto un fallo sul cantante, facendogli lo sgambetto. Il gesto ha fatto storcere il naso sia a chi commentava la partita che agli stessi giocatori in campo. È stato richiesto l'intervento dell'arbitro Rosetti. Intanto, Max Giusti – che commentava il match – ha fatto sapere:
"Oddio, Ramazzotti si sta appiccicando con Barbarossa. Che brutta cosa, un attimo. No, questo no!". Infatti, i due cantanti hanno avuto un acceso diverbio in campo.

Ma Ramazzotti, tramite i suoi profili social, ha voluto chiarire l'accaduto: "Quando una persona in un campo di calcio in una partita benefica ti dice: "Se mi ritocchi ti ammazzo qui davanti a tutti", tu che fai? Prendi e te ne vai️️️. Io non ho fatto altro che andare di fronte a lui dicendogli di uccidermi, né più e né meno. Io sono buono ma le ingiustizie e le minacce non le accetto. La sua reazione poteva e doveva essere molto più pacata e intelligente. Comunque la vita va avanti, ringrazio tutti quelli che ogni giorno fanno qualcosa per qualcuno che ne ha bisogno, senza fare i fenomeni e i giocolieri saltimbanchi, prendendo per il c*lo gli altri, ma impegnandosi veramente con il cuore".

Ma il gesto antisportivo ha sollevato molte polemiche.

Enrico Ruggeri ha dichiarato: "Questa è una partita di solidarietà e lo stesso spirito ci dovrebbe essere in campo. Davvero non si capisce come un giocatore del calibro di Nedved possa aver fatto una cosa così, se si è campioni, lo si è per sempre".

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