Quarto potere, tradizionalmente indicato dai critici tra i film più importanti della storia, è al 33° posto. Casablanca, che è l'essenza del cinema, è al 26° (prima de Il gladiatore e dopo Schindler's List). Matrix è 23°, 2001 Odissea nello spazio 22°, Alien 21° e - oddio, cos'è successo? - Apocalypse Now è appena 20°. Ma c'è di peggio: Arancia meccanica è 54°, Shining 53°, Psyco 70°, L'esorcista 136°, Nuovo cinema Paradiso 149° (mentre Suspiria di Dario Argento è 215°, due posizioni prima di Fronte del porto...). Metropolis di Fritz Lang è 251°, Il mucchio selvaggio di Sam Peckinpah 254° (cioè è meno bello di The Hunger Games, 253°, mah...). Ancora. Velluto blu di David Lynch è soltanto 270° e Ladri di biciclette è dentro per un pelo: ultimo, al 301° posto. Sono alcune sorprese cinefile che riserva il numero speciale della rivista Empire, appena uscito, dedicato a The 301 Greatest Movies of all Time, ossia i 301 migliori film della storia del cinema. Al sondaggio, stando all'editoriale del mensile cinematografico inglese, hanno contribuito la bellezza di 250mila persone (nel 2008 la rivista pubblicò la lista dei 500 migliori film della storia, frutto di un'inchiesta alla quale parteciparono 10mila lettori, cento esperti hollywoodiani e 50 critici cinematografici mondiali). E così, ecco a voi «The list of all lists» o, se preferite, «The most ambitious global film poll ever conducted». Un «catalogo» sorprendente, pazzo e autorevolissimo - oltre che spiazzante - in cui ogni film è accompagnato da una mini-scheda in tre punti: «Unique Selling Point», ciò che rende speciale il film; «Most Valuable Player», chi ha portato dentro il film qualcosa di magico, e «Oh My God!», cioè la scena (o la battuta) più bella. Esempio: Magnolia (è 48°). «Un dramma sfaccettato e unico di Paul Thomas Anderson». «La musica di Aimee Mann che costituisce la spina dorsale del film e il suo centro completamente inaspettato». «La pioggia di rane. Hallelujah!».
Ma cosa c'è, alla fine, in questa super-classifica? Risposta: molte cose che faranno sobbalzare gli amanti del cinema. Comunque, principalmente (ovvio) ci sono film americani: 229 su 301, poi 35 titoli inglesi, sette giapponesi (quattro dei quali «animati», tre dei quali, e «c'era da aspettarselo», portano la firma di Hayao Miyazaki), poi sei francesi e sei italiani (il primo, 42°, è C'era una volta il West, mentre C'era una volta in America è 102°) e infine tantissimi Paesi con una o due opere. Poi ci sono curiose statistiche, come le «ambientazioni esotiche» preferite dai registi: 18 film dei fantastici 301 sono ambientati nello spazio, 9 nella giungla, 8 nel deserto, 5 in mare. Oppure la divertente «The anti-human league» scorrendo la quale si scopre che ben 25 film hanno come (co)protagonisti i mostri, 23 gli alieni, 21 i robot, quattro gli zombie. E anche l'inquietante lista dei «cattivi» («On the wrong side of right») in testa alla quale ci sono i gangster (protagonisti in 33 film), poi i nazisti (16), i terroristi (15), i serial killers (13).
Come tutte le classifiche e gli elenchi, il «canone» di Empire irriterà molti e lascerà soddisfatti pochi. Del resto come può non fare discutere una lista che vede Labyrinth schiacciato a sandwitch tra Rio Bravo di Howard Hawks, 265°, e Cinque giorni di vendetta di Shane Meadows, 263°? Oppure Goldfinger, 221°, stretto fra Brokeback Mountain e Il falcone maltese di John Huston? E infatti il bello degli elenchi è che scontentano sempre tutti. Sono molto i giochi che si possono fare scorrendo la «lista delle liste». Contare quanti film abbiamo visto nella nostra vita tra gli imperdibili 301. Vedere «chi c'è» (tutti i grandi blockbuster) e «chi non c'è» (pochi titoli di Chaplin e Hitchcock, ad esempio). O scoprire che, a parte Steven Spielberg, il regista con un maggiore rapporto tra film realizzati e film presenti nell'elenco sia Christopher Nolan, che non solo piazza tutti e tre i suoi Batman, ma aggiunge anche Inception, The Prestige e (il superlativo) Memento. Ma anche Tarantino fa un figurone: piazza al 5° posto Pulp fiction, al 75° Le iene, all'81° Inglourious Basterds, Django Unchained all'86° e Kill Bill vol. 1 al 94° (la seconda parte però non è nella lista). Ultima curiosità. Il film più bello di sempre, secondo Empire, è L'impero colpisce ancora, quinto episodio di Star Wars.
E lo scorso anno la sociologa americana Camille Paglia indicò come la più importante opera d'arte del Novecento il duello sul fiume di lava fra Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi ne La vendetta dei Sith (2005), terzo episodio della saga: assoluto capolavoro visivo fra danza, luci, musica, scenografie, coreografie, pittura. E così George Lucas alla fine mise d'accordo tutti. L'intellighenzia e il pubblico da pop corn.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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