Sanremo 2019

Sanremo, anche Marcello Foa contro il sistema di voto: "Va corretto"

Anche il Presidente della Rai mette in discussione il sistema di voto del Festival e sostiene che vada corretto

Sanremo, anche Marcello Foa contro il sistema di voto: "Va corretto"

Questa 69esima edizione del Festival di Sanremo si è chiusa fra le polemiche dovute al sistema di voto. La vittoria di Mahmood, infatti, ha fatto storcere il naso in primis a Ultimo e in secondo luogo ai telespettatori. Il motivo? Le percentuali dei voti. Fra le votazioni della sala stampa-giuria d'onore e il pubblico a casa c'era grande differenza. "Io avevo il quadruplo delle preferenze rispetto a Mahmood guardando i voti dei telespettatori", ha denunciato Ultimo.

Sulla questione, quindi, è intervenuto anche Claudio Baglioni. Durante la conferenza stampa conclusiva del Festival ha ammesso che forse qualcosa non va. "Se il Festival vuol essere una manifestazione popolare, dovrebbe essere gestito solo dal televoto - ha spiegato -. la mescolanza di giudizi rischia di essere discutibile. La giuria d'onore o degli esperti o qualità è qualcosa di televisivo, pensano che mettendo più facce televisive le cose vadano meglio".

E ora del sistema di voto parla anche Marcello Foa, il Presidente della Rai. Ospite di UnoMattina ha spiegato che "c'è stata una sproporzione, un chiaro squilibrio tra il voto popolare e una giuria composta da poche decine di persone che ha provocato le polemiche. Questo è il vero punto che deve farci riflettere. Questo sistema funziona o no? Va corretto chiaramente anche perché il pubblico si senta rappresentato".

Foa, poi, ha anche parlato di questa 69esima edizione del Festival di Sanremo. Il Festival "ha saputo innovare mantenendo la tradizione, il fatto che si sia parlato molto di canzoni e poco di politica è positivo. Ci sono stati nuovi generi che sono stati rappresetati, forse un pubblico un pò più in là con l'età no ha apprezzato ma i giovani moltissimno.

Il dato che più mi ha colpito è che abbiamo avuto un livello di partecipazione sui social, ma anche nei dati d'ascolto, da parte dei giovanissimi che mancava da tanti anni".

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