A sua misura. Il Festival di Carlo Conti si presenta come prevedibile: più ordinato, strategicamente vincente (meno brani e più eliminazioni) e drasticamente in stile Rai. Per dirla in breve, se ci saranno anche belle canzoni, il gioco è fatto. Dunque: dal 10 al 14 febbraio (la finale a San Valentino sembra fatta apposta per gli autori) ciascuno dei sedici Big si giocherà il Festival con un brano solo e non più due come nell'era Fazio. Seguendo una classifica progressiva, al venerdì quattro saranno eliminati. Ritorna la giuria demoscopica (che voterà da casa) e le preferenze saranno possibili anche online attraverso una «app» gratuita allo stesso prezzo di quello tradizionale via sms o telefono fisso. Durante le prime due serate, il televoto pesa per il 50 per cento, mentre l'altro 50 è determinato dalla sala stampa. Nelle ultime due serate entrano in gioco la giuria di esperti «composta da gente che viene dal mondo della musica, produttori, deejay, musicisti, volti televisivi che sono partiti dalla radio» e finalmente quella demoscopica formata da 300 persone.
Ancora più «crudele» la selezione delle otto Nuove Proposte: «Per loro c'è un meccanismo tennistico, uno contro uno. I ragazzi sono abituati a questo tipo di competizione e un po' di pepe ci sta bene».
Ma c'è di più.
La serata dell'omaggio alle canzoni del passato passa al giovedì dal tradizionale venerdì (ottima idea) e si concluderà con l'assegnazione un altro premio (evitabile). Carlo Conti spiega che gli artisti dovranno presentare cover «con nuovi arrangiamenti in modo che i classici possano rivivere per una nuova generazione. Un po' come è riuscito ai Delta V con Se telefonando di Mina o ai Negramaro con Meraviglioso di Domenico Modugno». Insomma qualche aggiustamento importante su di una macchina rodata da oltre sessant'anni. Torneranno anche le cosiddette vallette? Conti, che non anticipa nient'altro, ha fatto intendere di sì perché «la bellezza femminile non guasta».
E il direttore di Raiuno Giancarlo Leone ha poi dato la notizia più attesa da chi magari non segue Sanremo ma di sicuro paga il canone: «Il Festival costerà almeno un milione e mezzo di meno». Ossia circa 16. Come i Big che da oggi ufficialmente Carlo Conti inizia a scegliere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.