Sanremo 2020

Sanremo, parla il manager di Bugo: "Morgan va aiutato, non condannato"

Dopo giorni di silenzio ha parlato il manager di Bugo, Valerio Soave, che ha detto la sua sulla polemica di Sanremo, spiegando il suo punto di vista sulla questione

Sanremo, parla il manager di Bugo: "Morgan va aiutato, non condannato"

Non si placa la polemica tra Bugo e Morgan dopo il caos al festival di Sanremo. Dopo le conferenze disgiunte nella città ligure poche ore prima della finale dalla quale loro sono stati esclusi, i due hanno partecipato a Domenica In (Bugo) e a Live – Non è la d'Urso (Morgan). Il cantautore milanese ha mosso pesanti accuse al manager del suo compagno sanremese nel salotto di Barbara d'Urso e poche ore fa è stato proprio lui a replicare, parlando per la prima volta dopo i disordini.

Valerio Soave è stato ospite in collegamento a Storie Italiane, il programma del mattino di Rai Uno condotto da Eleonora Daniele e qui ha raccontato la sua versione dei fatti, che di fatto smentisce quella di Morgan. Il manager è stato più volte definito da Morgan come il sabotatore del suo Festival, l'artefice del disastro, colui che lo avrebbe voluto escludere. Soave rifiuta categoricamente questa etichetta: "Come potevo volere l'eliminazione di Morgan e di Bugo? L'artista era stato scelto in duetto. Se Morgan fosse andato via, anche Bugo si sarebbe auto-eliminato. Promuovo un duetto e poi voglio l'eliminazione di Morgan? Attenzione. Mentre dappertutto c'è la definizione 'Bugo featuring Morgan', a Sanremo si erano presentati insieme. La defezione di Morgan voleva significare l'eliminazione di Bugo."

Valerio Soave torna anche sul presunto episodio di violenza perpetrato da parte sua nei confronti di Morgan, del quale il cantautore ha parlato il conferenza stampa e a Live – Non è la d'Urso nella puntata di domenica sera. "Quella riunione si è tenuta il 18 dicembre. Barbara d'Urso gli ha chiesto allora perché è andato a Sanremo, lui ha tentennato e poi ha detto che c'è andato per amicizia di Bugo", ha ricordato Soave, sottolineando come il cantante sia un provocatore ma che nessuno, durante le sue riunioni, gli ha mai alzato le mani. A proposito di provocazioni, Valerio Soave ha voluto chiarire anche la questione economica e la presunta richiesta di soldi da parte di Morgan, che avrebbe voluto circa 55mila euro per Sanremo, considerata un ricatto da parte del manager di Bugo.

Pare che tutti gli accordi fossero stati presi nella famosa riunione del 18 dicembre ma dopo oltre un mese da quel giorno, Morgan avrebbe avanzato delle pretese mediante il suo avvocato: “Era un ricatto mascherato sotto forma contrattuale. Io avrei dovuto versagli 55mila euro, lui aveva facoltà di non partecipare al Festival di Sanremo.” Valerio Soave sottolinea come per lui ci siano gli estremi del ricatto e che il tutto adesso è nelle mani delle autorità competenti. "Quando si parla di diffamazione, invece, diventa un reato d'ufficio: non si può più ritirarlo e il minimo previsto sono cinque anni di reclusione. Siccome gli voglio bene, dico che Morgan va aiutato e non condannato", prosegue il manager, che adesso sta valutando l'ipotesi di sporgere denuncia: “Sto cercando di calmare la situazione. Morgan è in pericolo. Stategli vicino.

Quel che dice è frutto di manie di persecuzione.”

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