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La serie "The Head", un mistero da risolvere al Polo Sud

Su Amazon Prime Video esce a episodi un cupo thriller ambientato in un laboratorio di ricerca in Antartide. Suspense di qualità e struttura da giallo alla Agatha Christie.

La serie "The Head", un mistero da risolvere al Polo Sud

La serie "The Head", oggi al debutto su Amazon Prime Video, promette grande intrattenimento all'insegna della tensione e del giallo.

Nonostante questo nuovo prodotto muova da premesse non particolarmente originali, poiché debitore di grandi classici sia letterari sia cinematografici, i primi due episodi (quelli visionati in anteprima dalla stampa) sono interessanti perché capaci di rielaborare cliché di genere in maniera poco prevedibile.

Siamo al Polo Sud. Un gruppo selezionato di scienziati provenienti da diversi Paesi è incaricato di mantenere operativa la stazione Polaris VI durante i lunghi e bui mesi invernali. Sotto il comando del famoso biologo Arthur Wilde (John Lynch), vengono qui condotte ricerche sul cambiamento climatico. A un certo punto, però, le comunicazioni con l'ambiente esterno s'interrompono e il comandante della squadra estiva, Johan Berg (Alexander Willaume), preoccupato da settimane di silenzio radio, fa ritorno alla base. Qui trova ben sette membri della squadra morti, due dispersi (tra cui la moglie Annika) e una sopravvissuta sotto shock, Maggie (Katharine O’Donnelly). Spronata a ricordare quanto avvenuto, la ragazza rinvenuta viva inizia a ripercorrere gli avvenimenti antecedenti alla carneficina.

"The Head" alterna il presente al passato e semina indizi atti a scoprire la verità nascosta dietro agli accadimenti sinistri e inspiegabili dell'incipit.

Cupo e realistico, il racconto promette di esplorare i lati oscuri di vari personaggi, tra cui un cuoco interpretato dal celebre Álvaro Morte, il Professore de "La casa di carta".

Sono previsti sei episodi di cinquanta minuti ciascuno, in cui gli interni sono stati girati su un set che riproduce su scala reale una stazione polare, mentre gli esterni fotografano gli aspri paesaggi dell’Islanda.

Due episodi sono pochi per dare un giudizio, ma "The Head" appare già affascinante dal punto di vista narrativo, forte della compresenza di diversi piani temporali e della claustrofobia generata da spazi minacciosi. La ricerca della verità è resa da subito intrigante e lo spettatore può legittimamente sentirsi alle prese con una storia alla Agatha Christie, di quelle in cui tutti i personaggi sono intrappolati in un luogo e consapevoli di essere improvvisamente sospettati di omicidio.

La regia si muove tra stanze labirintiche che diventano piano piano una prigione senza possibilità di fuga, se non quella di un'immensa distesa di ghiaccio avvolta dal buio.

Se le aspettative su "The Head" saranno disattese o no, lo scopriremo solo continuando la visione.

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