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Serie tv da recuperare: Big Little Lies con Nicole Kidman

Big Little Lies, un dramma affascinante che ci regala una delle migliori interpretazioni di Nicole Kidman e Reese Witherspoon: nella seconda stagione ci sarà anche Maryl Streep

Serie tv da recuperare: Big Little Lies con Nicole Kidman

Big Little Lies doveva essere una miniserie di sette episodi, ma il successo è stato così grande che HBO ha deciso di fare una seconda stagione, rilanciando il cast della prima e aggiungendo Maryl Streep.

In Big Little Lies sono raccontate vicende attuali e molto sentite dall’opinione pubblica: storie di donne forti, protagoniste delle loro vite e di quella della loro comunità, ma anche storie di abusi che rimangono impressi nella mente e nella pelle delle vittime, in attesa che il destino dia loro una mano o una spinta, se necessario.

Big Little Lies parte dalla fine: ci sono degli interrogatori, è morto qualcuno in circostanze poco chiare. Le puntate alternano le indagini della polizia con lunghi flashback in cui vengono mostrate le vite dei protagonisti, cioè i principali sospettati/vittima, che a seconda dell’episodio fanno pensare a un personaggio piuttosto che a un altro.

Nel cast troviamo nomi che attirano subito la curiosità. C’è Reese Witherspoon nel ruolo di Madeline, una madre socialmente impegnata che vuole dare uno scopo alla sua vita, esagerando a volte nelle sue battaglie e che per questo è mal vista, fino a essere considerata addirittura pazza. Nicole Kidman è Celeste, ha il ruolo della bella e ineffabile con una famiglia perfetta: un bel marito giovane e ricco, due figli gemelli che sembrano usciti da un catalogo di Ralph Lauren, una carriera - ormai alle spalle - di avvocato di successo. Una vita da sogno che però non corrisponde alla verità di ciò che accade tra le mura domestiche. Alexander Skarsgård è Perry, marito di Celeste e personaggio chiave della prima stagione, premiato con un Emmy e un Golden Globe per la sua interpretazione.

Terzo nome di spicco è quello dell'attrice Laura Dern, amministratore delegato di una grande azienda: è la madre in carriera che non intende rinunciare a un ruolo di vertice, anche tra le donne di Monterey. Inizialmente veste i panni di quella antipatica, con il passare degli episodi si capirà anche il suo punto di vista sulle vicende che coinvolgono lei e sua figlia. L'attrice Shailene Woodley, cioè Jane nella serie, è un’outsider tra questi nomi. Jane si è appena trasferita a Monterey con suo figlio, nuovo compagno di classe dei figli di Madeline e Celeste, e stringe subito amicizia con queste. La famiglia è composta solo da lei e da suo figlio Ziggy, il padre non c’è: Jane infatti è stata vittima di uno stupro, ma nonostante la violenza subita ha deciso di tenere il figlio considerato comunque un dono. Le fila della serie sono tirate da Jean-Marc Vallée, già regista di "Dallas Buyers Club" e di "Demolition", oltre che di recente anche di un’altra serie tv: Sharp Object. Il tratto di Vellée si nota in ognuno di questi titoli, i quali si soffermano molto sui personaggi e sul loro lato emotivo.

Big Little Lies è una serie diversa da quella che ci si aspetta guardando al suo titolo o alla breve descrizione della trama: non è il classico racconto di un omicidio con la caccia al sospettato e già dalla sua struttura a ritroso lo si capisce, ricordando in questo la narrazione di The Affair. Troppo spesso ci siamo abituati a pensare che la qualità di una serie tv sia data solo, o principalmente, dalla presenza di colpi di scena. Forse questo a causa di un retaggio che ha le sue origini in racconti come Lost, oppure in una concezione ancora più "antica" con serie come Beautiful. La presenza di casalinghe con problemi potrebbe far pensare anche a un accostamento con Desperate Housewives, ma Big Little Lies ha un tono decisamente più serio e cupo, come dimostrato anche dalla sua fotografia.

Non tutti i racconti si prestano a un costante livello elevato di adrenalina. Ce ne sono altri, come Big Little Lies appunto, che hanno i loro tempi e coltivano l’attenzione dello spettatore presentando i personaggi e le loro relazioni con dovizia di particolari, perché trattasi di aspetti non superficiali, di cui ne ne comprende il motivo sulla lunga distanza. Questo a maggior ragione è di sicuro il metodo corretto per comunicare messaggi importanti e delicati come quelli presenti nella serie, cioè il ruolo della donna nell’attuale società e i casi di abusi e violenze domestiche.

La serie fu pensata come un racconto di un solo capitolo, in quanto l'omonimo libro su cui si basa, scritto da Liane Moriarty, non prevede seguito a quanto raccontato nell'ultimo episodio. Il successo di pubblico e critica, e la disponibilità dell'autrice a collaborare con la seconda stagione, hanno convinto la HBO a proseguire. Purtroppo, però, il regista Jean-Marc Vallée non sarà alla guida dei nuovi episodi, anzi si è pronunciato in senso contrario ad una seconda stagione: a suo dire infatti quanto visto fino ad ora.

Il secondo capitolo di Big Little Lies, le cui riprese sono terminate, sarà trasmesso in Italia da Sky Atlantic nel 2019. Il cast dei primi sette episodi, come detto, è stato confermato con l'aggiunta di Maryl Streep nel ruolo della madre di Perry.

Nonstante l'assenza di Vallée, attendiamo fiduciosi le prossime puntate di questa serie che si è dimostrata di un livello superiore per contenuto e narrazione rispetto a quanto solitamente si vede in giro.

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