Cultura e Spettacoli

Settanta volte Frank Zappa inedito

In "The Mother 1970" brani e concerti dello straordinario artista

Settanta volte Frank Zappa inedito

Finalmente ricominciano ad uscire i dischi dopo il buio periodo di lockdown. Riprendono anche a uscire i cofanetti celebrativi, come il quadruplo The Mothers 1970 dell'ineffabile Frank Zappa, che contiene una settantina di inediti di qualità. Si tratta dell'opera, recuperata da Joe Travers, di una delle formazioni più brevi ma importanti della band del compositore. Quella che annoverava George Duke al piano e al trombone, Jeff Simmons al basso e due personaggi simbolo del jazz rock e dell'avanguardia inglese: il batterista Aynsley Dunbar (cresciuto con John Mayall ha poi suonato con tutti a partire da Jeff Beck e David Bowie, ha formato la Aynsley Dunbar Retaliation ed è entrato nella R'n'R Hall of Fame per la militanza nei Journey) e il sodale di mille avventure Ian Underwood.

In più ci sono le voci sarcastiche e ironiche nei loro vocalizzi di Flo & Eddie, ovvero gli ex Turtles Mark Volman e Howard Kaylan. Con questo bizzarro e blasonato nucleo di musicisti, Zappa ha lavorato a più non posso e c'è da scommettere che avremo ancora altre sorprese. Per intanto gustatevi (come sempre è musica libera e senza etichette) le registrazioni del 21 e 22 giugno 1970, in cui ci sono alcuni brani sperimentali che poi in altra forma sarebbero finiti su Chunga's Revenge. Ci sono pezzi inediti strumentali come la «nera» Red Tubular Lighter e Item 1, con Frank alla chitarra acustica senza parlare della infinita jam session di Giraffe Take 4, con una chitarra che solo Zappa può suonare in quel modo virulento eppure lirico.

Il secondo album presenta un concerto (sempre del '70) alla tv olandese con l'aggiunta di 5 pezzi incisi in concerto al Pepperland di San Rafael. Oltre a piccoli capolavori come Igor's Boogie, dedicata a Stravinskij, c'è una lunga parte vocale, un po' pazzariella, di cui sono protagonisti Flo & Eddie, e per ringraziarli le Mothers intonano il loro grande hit Happy Together, che in Italia fu un successo beat de I Quelli con il titolo Per vivere insieme. Il terzo disco, nelle intenzioni, avrebbe dovuto riproporre i concerti integrali di Santa Monica e Spokane dell'estate 1970. Ma ci sono stati parecchi problemi di registrazione e quindi ci sono solo alcuni brani ma c'è di che divertirsi come l'elettronica King Kong Part 2 (davvero avveniristica e futuribile nel suono, che insieme alla parte 1 occupa circa mezz'ora del cofanetto) o l'omaggio al pianista Dr. John con una interminabile e irriconoscibile (ma che stile tutta la band) di Gris Gris.

Il quarto cd contiene brani tratti da vari concerti con virtuosismi e invenzioni come Portoguese Fenders (il brano uscito per primo in streaming per lanciare il cofanetto) o Guitars Build, con chitarra e batteria a dominare la scena.

Il resto - comprese le prime versioni di alcuni brani divenuti famosi come Sharleena - rimane un esempio dell'inarrivabile genio e delle fantasie del dr. Zappa

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