«Uà». Claudio Baglioni vorrebbe che gli spettatori esclamassero «Uà» (detto all'italiana, non all'inglese «wow») nel vedere il suo spettacolo. Un verso di stupore per un life and live show, che comincia domani sera su Canale 5 dove lui porta se stesso, la sua vita, la sua carriera, la sua musica e tanti, tantissimi ospiti immersi in decine di coreografie. Tre sabati sera consecutivi (4,11 e 18 dicembre) che il cantante regala al pubblico Mediaset per il primo suo vero programma televisivo. In tv ci è stato tante volte, ha pure condotto Sanremo, ma questo show è stato creato, pensato e ideato da lui.
«Uà» è anche la sintesi del titolo «Uomo di varie età: «U» sta per uomo, «a» per artista. Insomma il connubio tra vita e arte, che per Baglioni sono inscindibili, fin da quando ragazzino calcava i primi palcoscenici e per tutti i cinquant'anni di carriera. In sostanza, sarà un viaggio tra le varie età della sua musica.
«Ho sempre amato la televisione - ha spiegato così la scelta di sbarcare in prima serata -. Non solo perché è, in assoluto, la platea più vasta di fronte alla quale un artista possa desiderare di esibirsi, ma anche perché è il più popolare dei media. L'unico davvero capace di raggiungere tutti, con un linguaggio chiaro, semplice, immediato». Protagonisti delle tre serate, insieme a lui, sessanta nomi della musica, dello spettacolo, del cinema, del teatro e della danza. Inoltre ben settanta tra musicisti e performer con coreografie e performance spettacolari, allestite in spazi scenici che cambiano a ogni numero, con racconti evocativi ed emozionanti.
Alcuni dati per comprendere l'evento: gli ospiti si alterneranno su un palco di 1000mq, illuminato da 800 corpi luminosi e valorizzato da più di 200 professionisti di produzione. La direzione artistica è affidata alle mani sapienti di Giuliano Peparini. Ed è tutto live, non ci sono interventi precotti o playback.
«Sarà un insieme di forme espressive - ha raccontato il cantante a Sorrisi e Canzoni - elementi di concerto, balletti, coreografie, un po' di musical e un po' di improvvisazione, anche costruzioni teatrali da fiction. È difficile definire questo spettacolo, per cui l'ho chiamato life show, lo spettacolo della vita. Sarà il mio primo show e potrebbe anche essere l'ultimo». I compagni di viaggio sono «persone che ho conosciuto e che hanno segnato certi momenti della mia esistenza. Con alcuni ho iniziato, con altri sono cresciuto». Alcuni appariranno per pochi minuti, altri avranno più spazio.
Insomma, sarà un «percorso della memoria», un «viaggio dentro i ricordi, aneddoti curiosi» da «raccontare spettacolarizzandoli».Un grande impegno per il cantante, che poi a gennaio partirà per un lungo tour di ben 56 date nei teatri lirici italiani.
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