Fedez, che è ruvido e ispido e talvolta provocatorio, è uno dei rapper dell'anno. Il suo disco Sig. Brainwash - l'arte di accontentare (che esce in edizione speciale) è stata una delle rivelazioni dell'anno. Non c'entra soltanto il vociare intorno al singolo Alfonso Signorini (eroe nazionale), nel quale il giornalista presta volto e sorrisi anche al videoclip. E neppure il nuovo singolo Nuvole di fango, che accompagna questa edizione ed è stato cantato con Gianna Nannini. «La sua esperienza mi ha arricchito sotto ogni punto di vista. Lei ha comprato il mio disco con qualche pregiudizio. Poi ha cambiato idea e io l'ho contattata», ha detto lui ieri incontrando i giornalisti.
Il boom di Fedez dipende dal fatto che sa scrivere bene, ha un flow vincente ed è molto frontale. Niente compromessi. «Non sono schierato ma, anche se mi descrivono come un idolo dei teen ager, ho pubblicato un album molto politico. Oggi non vedo alternativa al Movimento Cinque Stelle perché trovo che i parlamentari grillini dicano cose valide». Dopotutto, lui che è milanese, si chiama Federico Leonardo Lucia e ha appena compiuto ventiquattro anni, arriva dalla scena dei centri sociali ma non è appesantito da quella ideologia che spesso paralizza la creatività. È fuori controllo. E fuori compromesso. Perciò può partecipare a XFactor, come ha fatto ieri sera, e continuare a parlare senza freni. Forse per questo a qualcuno Fedez è andato molto stretto: «Mi sono trovato a fare i conti con ex amici che facevano di tutto per ostacolarmi.
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