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Spice Girls, “Facevamo pipì tutte insieme”: il documentario che le racconta in maniera inedita

Per festeggiare i 25anni dall'uscita del loro primo singolo, arriva su Discovery + il docufilm delle Spice Girls. Filmati, interviste e rivelazioni inedite del gruppo femminile più famoso della storia

Spice Girls, “Facevamo pipì tutte insieme”: il documentario che le racconta in maniera inedita

Può una canzone pop cambiare un’intera generazione? Di sicuro lo è stato per le Spice Girls, la girl band che ha rivoluzionato, con motivi freschi e orecchiabili, un’epoca. Un esperimento, il loro, nato dal desiderio di contrastare le boy band dell’epoca come i Take That, e che in un certo senso è esploso e si è diffuso in maniera virale, sfidando ogni più rosea aspettativa. Tutto questo succedeva 25 anni fa, all’uscita di Wannabe il primo singolo di una band, che era stata costruita pezzo per pezzo come un puzzle. Ogni parte aveva una diversa personalità ma si armonizzava perfettamente con il resto.

Da allora tanta acqua è passato sotto i ponti, tante band, movimenti, canzoni, ma il loro segno, le loro parole, e soprattutto il loro “girl power” il potere alle ragazze, sono rimasti immutati. Tutto questo viene oggi celebrato in un documentario Spice Girls: How Girl Power Changed the World, in esclusiva dal 6 novembre su Discovery +. Un docufilm con immagini rare e contenuti inediti, che partono dagli albori della loro carriera, ovvero dalla famosa audizione dove si cercavano ragazze per formare una girl band. Emoziona vedere dai filmati d’epoca e amatoriali, come le ragazze diventate poi popstar mondiali, apparivano in tutta la loro naturalezza. Look improbabili e facce paffutelle, di chi ancora non è diventata una donna, ma ha già la grinta per conquistare il mondo.

Facevamo pipì una davanti all’altra, questo per dire quanto eravamo intime”, racconta Victoria Adams ora icona di stile e signora Beckham. Questo a dimostrazione che il progetto delle iniziali Touch diventate poi Spice Girls, era stato pensato non solo per la parte artistica, ma nella totalità delle loro vite. Prima di uscire con il singolo Wannabe infatti, avevano convissuto per due anni nella casa messa a disposizione dagli agenti Bob e Chris Herber, creatori del progetto. Due anni in cui furono plasmate, e venne affinata la loro personalità in modo da aderire perfettamente a quella delle loro future fan.

Victoria Adams, la Posh Spice elegante, Melanie Brown, la Scary Spice dalla personalità esuberante, Melanie Chisholm, la Sporty Spice, Geri Halliwell la Ginger Spice per il colore dei suoi capelli, ed infine Emma Bunton Baby Spice, la lolita del gruppo. Cinque personalità diverse, perfettamente amalgamate tra loro. Un vero cataclisma pop che negli anni a venire avrebbe travolto tutto e tutti. Wannabe in un battito di ciglia, in quel caso finte, raggiunse 37 paesi in tutto il mondo, e divenne in Inghilterra il singolo più venduto di tutti i tempi.

Il Girl Power che ha invaso il mondo

Ma cosa ha fatto delle cinque ragazze un simbolo di emancipazione mondiale, tanto da “scomodare” persino Nelson Mandela e il Principe Carlo? Semplicemente una nuova ondata di femminismo se così di può definire, condito in salsa pop e raccontato attraverso canzoni leggere, amicizia, e quella vena di sana incoscienza (dai pizzicotti nel real fondoschiena del Principe Carlo, agli slogan del girl power ndr) recepito in tutto il mondo come una nuova modalità cool, di dare potere alle donne. In tutto questo non c’è comunque da dimenticare anche il lato commerciale. Come un’azienda o meglio una multinazionale, qualsiasi cosa toccavano, cantavano, o mostrava le loro facce e il loro nome, diventava oro. A questo vanno aggiunti i dischi (4 album) il film (Spice Girls -The Movie) messaggeri sempre del concetto di amicizia, unione e accettazione delle proprie diversità.

Come in tutti i progetti diventati forse troppo grandi, è arrivato poi il momento di pausa. Quello che le ha viste dividersi e poi fermarsi. C’è chi se n’è andata dalla band per amore, chi per la troppo fama, e chi per seguire progetti personali. Nonostante questo però, lo zoccolo duro delle fan e i milioni di seguaci in tutto il mondo, avevano sì staccato dalle pareti i loro poster, ma non dai loro cuori. Sarà forse per questo che anni dopo vennero chiamate nuovamente insieme a chiudere le Olimpiadi di Londra nel 2012, davanti a milioni di telespettatori. E fu in quel momento che tutti sperarono in una reunion. Cosa che non avvenne, almeno non totalmente. La prova ci fu nel 2019 ma a questa non partecipò Victoria. Quest’ultima però nonostante i battibecchi, non ha mai dimenticato le “amiche” creando per i 25 anni della loro carriera, una limited edition di magliette del suo brand. Tutto questo e molto altro ancora nel nostalgico, pur nella sua coloratissima allegria docufilm, che racconta vizi e virtù delle cinque ragazze inglesi.

Un tuffo in un passato che ha lasciato un segno, e anche qualche ruga nel presente.

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