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Summertime, la stagione finale della serie ispirata a Tre metri sopra il cielo

Con la terza stagione in arrivo su Netflix si chiude Summertime, serie tv ispirata a Tre metri sopra il cielo di Federico Moccia

Summertime, la stagione finale della serie ispirata a Tre metri sopra il cielo

Il 4 maggio su Netflix debutterà la terza e ultima stagione di Summertime, la serie tv italiana ambientata in Riviera e liberamente ispirata all'opera Tre metri sopra i cielo di Federico Moccia. La terza stagione prende il via nell'estate immediatamente successiva a quella che aveva chiuso la seconda serie, con i protagonisti costretti ad affrontare le conseguenze delle proprie scelte e delle proprie fughe.

Nella terza stagione troviamo Summer (Coco Rebecca Edogamhe) che sembra aver trovato una propria sicurezza, come se, di punto in bianco, avesse smesso di girare in tondo alla ricerca di qualcosa che desse stabilità alla sua vita. Mentre si appresta ad affrontare l'estate lavorando come sempre e mettendosi a disposizione dei suoi amici, Summer conosce anche Luca (Cristiano Caccamo) un musicista che la aiuterà a risolvere alcune questioni. Al contrario, Ale (Ludovico Tersigni) sembra aver perso la bussola, schiacciato com'è dal senso di colpa che lo spinge a sentirsi isolato e abbandonato dai suoi stessi amici. Intanto Dario (Andrea Lattanzi) sta affrontando la sua prima vera relazione seria, mentre gli si spalanca davanti agli occhi la possibilità di una nuova carriera, così come succede a Sofia (Amanda Campana).

Summertime 3: la stagione conclusiva del teen drama

La terza e ultima stagione di Summertime sembra aver fatto proprio il detto che recita "squadra che vince non si cambia". Nonostante i protagonisti abbiano fatto molta strada e siano cresciuti rispetto a com'erano nella prima stagione, la struttura della serie tv è rimasta pressoché invariata. Questo fa sì che la visione di Summertime 3 non presenti chissà quali sconvolgimenti o picchi di originalità: le dinamiche tra i personaggi sono tutte state talmente tanto rodate nel corso delle stagioni passate che lo spettatore può facilmente indovinarle ancor prima che accadano. E sebbene Summertime non sia mai stata una serie che puntava sull'originalità o sul sorprendere a ogni costo, è indubbio che la riproposizione di certi schemi e di certi contrasti finisca con l'annoiare un po'.

D'altro canto, però, la serie rappresenta un confortante guilty pleasure per i fan che non vogliono avanzare troppe pretese: al centro della narrazione c'è, ancora una volta, l'amore in tutte le sue sfaccettature. Da quello più prettamente fisico a quello romantico, passando anche per quello filiale che a volte spinge a mentire perché l'idea di deludere i propri genitori può essere peggiore di qualsiasi incubo. L'amore è anche quello per se stessi, quello che inizia come un viaggio alla ricerca di se stessi e della propria identità e che spinge a farsi molte domande sui propri desideri e i propri sogni. Tutte tematiche, queste, che si intrecciano sullo sfondo estivo della Riviera, tra spiagge affollate e serate passate in riva al mare, tra musica e cocktail.

Grazie anche alla durata tutt'altro che proibitiva degli otto episodi che compongono la stagione finale, Summertime rimane comunque una serie godibile, che intrattiene senza chiedere alcuno sforzo allo spettatore e che è un perfetto scacciapensieri.

Come sempre, aiuta anche l'ottima colonna sonora che riesce ad accompagnare con eleganza tutto ciò che avviene in scena, dimostrando anche una chiara concezione del target di riferimento della serie.

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