Teledico

Tristezza, aria di smantellamento, pure il pubblico sugli spalti un po' spento. L'ultima puntata di The Voice ha avuto un andamento sottotono, come del resto tutta l'edizione del talent di Raidue. Sarà che sul programma pende la spada di Damocle della mancata riconferma il prossimo anno, sta di fatto che il clima era quello dell'ultimo giorno di scuola. Una finale lunghissima, andata avanti fin quasi all'una di notte e, almeno vista dal vivo negli studi di via Mecanate a Milano, che si trascivanava stancamente. Non per nulla ha ottenuto un mediocre 10,4 per cento di share con 2.070.000 spettatori, meno dello scorso anno e molto meno dell'edizione super con suor Cristina (fece il 21 per cento di share). Durante la puntata Raffaella Carrà ha annunciato in diretta che questo è stato il suo ultimo The Voice, non sapendo che probabilmente sarà l'ultimo per tutti. Poi, appena proclamata la vincitrice Alice Paba, c'è stato un fuggi fuggi generale, lasciando la cantante alle prese con pochi giornalisti sopravvissuti alla diretta. Certo, una suor Cristina ti capita una volta ogni dieci anni, però forse qualcosa in più si poteva fare anche in quest'edizione. Bastava guardare le scenografie realizzate in massima economia e con il minimo sforzo creativo.

Oltre che sulle voci belle e potenti dei finalisti, lo show si è retto sul conduttore Federico Russo che ha tentato di imprimere un certo ritmo e sui due coach Dolcenera ed Emis Killa. Lei pazzoide e logorroica, lui dai guizzi geniali, hanno inscenato scherzose diatribe. Ma non è bastato.

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