Insomma non c’è pace per Fedez. Le polemiche social che lo vedono protagonista non gli lasciano un attimo di tregua. Dalle recensioni negative dell'album “Paranoia Airlines” (primo in classifica album, mentre il brano “TVTB" feat. Dark Polo Gang è primo tra i singoli), alle accuse di streaming selvaggio su Spotify, passando per X Factor (ha deciso di lasciare il programma, ma ha in modo sibillino spoilerato un giudice che ha sempre criticato il talent) per arrivare a Ghali e Gué Pequeno, che hanno definito il suo disco "noioso". E’ finita qui? No. Nel cuore di un sabato sera, Federico Zampaglione dei Tiromancino lancia un tweet al vetriolo: "Mi viene da ridere leggendo recensioni su recensioni che stroncano l’ex idolo (clown) di turno… Quando da Instagram devi portare le tue chiappe in uno studio e registrare musica e parole ..CONVINCENTI .. è tutta un’ altra storia e qualcuno lo sta capendo bene”.
Reazione immediata di Fedez che si è sentito parte in causa: "Anche a me viene da ridere pensa un po’. Quindi per essere veri artisti devo fare tweet dove elargisco sentenze sui dischi degli altri? Meglio essere un clown, c'è più dignità”. Per poi aggiungere: "Dischi superlativi, stadi pieni e carriere sfavillanti… si dimenticano di coltivare l’antica arte del farsi una bacinella di cazzi propri. Perché la musica è ammmmmore”.
Rilancia Zampaglione: "Nel mio tweet non c' era un nome nè un riferimento preciso a nessuno.
Nel mio tweet non c' era un nome nè un riferimento preciso a nessuno. C' era la parola CLOWN e moltissimi di voi spontaneamente hanno messo un nome ben preciso vicino alla parola CLOWN/PAGLIACCIO. Ebbene se in così tanti avete fatto quel nome... fatevi due domande sul xché
— Tiromancino (@Tiromancino) 2 febbraio 2019
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