"Oh mio Dio, cosa è successo?". Quelle ultime parole di Lady Diana

Il sergente capo dei vigili del fuoco a Parigi e il dottore che prestò le prime cure a Lady Diana ricordano le ultime parole della principessa e i suoi ultimi istanti di vita

"Oh mio Dio, cosa è successo?". Quelle ultime parole di Lady Diana

La morte di Lady Diana è stato un evento così tragico e inaspettato che ancora oggi, a distanza di 24 anni, giornali, libri e documentari ne parlano, cercando di analizzarlo, quasi vivisezionarlo, da ogni prospettiva. La dinamica dei fatti viene spesso affiancata alle voci prive di fondamento e alle teorie di complotto.

Molto importanti, fin dai primi istanti successivi all’incidente sotto al Tunnel dell’Alma, sono state le testimonianze oculari che hanno permesso una ricostruzione degli eventi, ma anche di cogliere l’attimo finale di un’esistenza breve ma intensa e travagliata come quella della principessa del Galles. Tra i racconti di quella notte di fine agosto spiccano i ricordi, raccolto dal Daily Mail, del capo dei vigili del fuoco, Xavier Gourmelon e del medico Frederic Mailliez, che furono tra i primi a soccorrere Diana.

Gli ultimi minuti prima della fine

Sappiamo che Lady Diana e il suo ultimo fidanzato Dodi al-Fayed lasciarono l’Imperial Suite dell’hotel Ritz a tarda notte, per la precisione alle 12:06. Ad accompagnarli fino alla Mercedes S280 c’era la guardia del corpo, Trevor Rees-Jones. Al volante l’autista Henri Paul il quale, secondo alcuni testimoni oculari, prima di intraprendere la corsa verso il tunnel, avrebbe detto ai fotografi presenti: “Non cercate di seguirci, non ci prenderete”. Alle 12:20, dopo aver lasciato Rue Cambon all’altezza di Rue De Rivoli, la Mercedes, sempre tampinata dai paparazzi, girò a destra in Place de la Concorde, per poi proseguire verso il Tunnel dell’Alma.

Nei pressi del sottopassaggio, prima di schiantarsi sul 13esimo pilone a una velocità di 90Km/h, l’auto avrebbe sfiorato una Fiat Uno bianca che, negli anni, verrà usata come fantomatica prova di un presunto complotto ai danni di Lady Diana. Subito dopo l’incidente arrivò, in direzione opposta, un medico fuori servizio a bordo di una Peugeot, Frederic Mailliez, che ricorda: Ho notato del fumo nel tunnel e ho guidato sempre più lentamente, poi ho visto [la Mercedes]. All’interno c’erano due persone apparentemente già morte, mentre altre due erano gravemente ferite ma ancora vive”.

Il dottore andò a prendere l’attrezzatura medica che aveva in macchina e prestò i primi soccorsi alla principessa e al suo bodyguard, senza sapere chi fossero: “Sono tornato all’interno della Mercedes e ho cercato di dare assistenza alla giovane. Era seduta sul pavimento nella parte posteriore…era una donna bellissima e non aveva ferite al viso”. Mailliez cercò di tranquillizzare Lady Diana, presentandosi in inglese e dicendole che stava per arrivare un’ambulanza.

“Oh mio Dio, cos’è successo?”

Alle 12:31 arrivò, sul luogo dell’incidente, il capo dei vigili del fuoco Xavier Gourmelon. Si rese immediatamente conto che la situazione era grave, ma anche lui non riconobbe subito Lady Diana. Al Daily Mail ha spiegato di aver visto prima Trevor Rees-Jones: “Era molto agitato, provava a girarsi, borbottando in inglese. Non riuscivo a capirlo, ma gli mandai subito un team medico” e solo in un secondo momento la principessa del Galles che, specifica, “si muoveva e parlava”. Gourmelon, aiutato dai suoi colleghi, rimosse il corpo di Dodi al-Fayed per poi concentrarsi su Diana.

A tal proposito dichiara: “Sono rimasto con la passeggera. Ha parlato in inglese e ha detto ‘Oh mio Dio, cosa è successo?’. Potevo capirlo, quindi ho cercato di calmarla. Le ho tenuto la mano”. Lady D. venne soccorsa con una maschera respiratoria, un collare cervicale e una coperta isotermica metallica. In quel momento, stando alle ricostruzioni, il suo respiro sembrava normale. Quando venne sistemata nell’ambulanza, all’1:18, un capitano si sarebbe avvicinato a Gourmelon, rivelandogli l’identità della donna sconosciuta.

Il capo dei vigili del fuoco prosegue: Mi ha detto chi era e poi, sì, l'ho riconosciuta, ma sul momento non l’ho fatto”. Lady Diana arrivò all’ospedale Pitié-Salpêtrère alle 2:06, dove i medici, per ore, tentarono di rianimarla e stabilizzarla. Purtroppo non ci riuscirono e alle 4:00 del mattino ne dichiararono la morte.

Le ultime parole della principessa del Galles, che esprimevano tutta la sua paura, il suo sgomento, rimarranno nella Storia, come pure il terribile incidente che, forse, con qualche accortezza in più, poteva essere evitato.

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