Cultura e Spettacoli

Vince Clint Eastwood che illumina un 2020 con pochi film riusciti

Da "Piccole donne" a "Mank" ecco i migliori. C'è anche l'Italia con "Volevo nascondermi"

Vince Clint Eastwood che illumina un 2020 con pochi film riusciti

L'annus horribilis del cinema mondiale ha portato i film, dalle sale, direttamente nelle case degli italiani, grazie alle piattaforme a pagamento che sono salite al centro della scena. Dodici mesi nei quali i capolavori si sono potuti contare sulle dita di una mano, mentre «gli sconsigli» sono stati quasi più numerosi dei DCPM di Conte. Queste due classifiche, dei più belli e brutti del 2020, sono scelte personali e non verità assoluta. Sperando in un 2021 migliore per la vituperata settima arte.

10) Piccole donne: che brava Greta Gerwig a consegnarci una rilettura contemporanea, della figura di Jo March, con valorizzazione, finalmente, anche del personaggio di Amy. Scrittura perfetta e cast in stato di grazia.

9) Jingle Jangle: cos'è il cinema se non magia? E questa favola su un inventore di giocattoli, destinata a diventare un classico delle festività natalizie, possiede tutti gli ingredienti, tra colori e grandi interpreti, per far sognare, anche negli anni a venire, grandi e piccini.

8) Hamilton: visto il fiasco, del 2020, di musical trasposti come Cats e, soprattutto, The Prom (leggere qui a fianco), questo Hamilton riscatta il genere regalando al grande pubblico la magia del racconto musicale teatrale. La biografia del padre fondatore Alexander Hamilton rivive, tra balli e canzoni, lasciando lo spettatore a bocca aperta.

7) Mi chiamo Francesco Totti: la storia del capitano della Roma, raccontata, con la sua voce narrante, attraverso filmati noti e sconosciuti, riesce a commuovere. Alex Infascelli trasforma il documentario su Totti nel ritratto di Francesco, togliendolo dal piedistallo eretto dai tifosi per riconsegnarlo alla gente comune.

6) L'uomo invisibile: andare a rispolverare un classico del cinema horror poteva sembrare un azzardo, ma la scelta, di Leigh Whannell, di calare lo spettatore, nella vicenda, attraverso gli occhi della protagonista vessata, è da applausi e vincente, con molte sorprese fino all'ultima scena.

5) L'immensità della notte: raramente ci capita di vedere un film così innovativo, intelligente, ricco di idee. Merito di Andrew Patterson che ci cala in una notte anni '50, nella profonda provincia americana, per raccontare avvistamenti Ufo. Visivamente stupendo, con scene cult dal sapore nostalgico.

4) Volevo nascondermi: peccato che la pandemia abbia sottratto, troppo presto, dalle sale, questa intensa biografia di Ligabue, diretta molto bene da Giorgio Diritti e, soprattutto, interpretata meravigliosamente dal talentuoso Elio Germano che regge, a distanza di anni, il confronto con il grande Flavio Bucci. Di gran lunga, il miglior film italiano del 2020.

3) Mank: un omaggio di David Fincher al cinema rimpianto che non c'è più, attraverso il racconto, in bianco e nero, della stesura di sceneggiatura di un capolavoro come Quarto Potere. Film meraviglioso, per cinefili duri e puri, interpretato da un magnifico Gary Oldman, che ha diviso la critica, come in un derby.

2) Diamanti Grezzi: che grande film, diretto dai fratelli Safdie. Vi trovate horror, commedia, dramma, thriller che, in tanti, avrebbero ridotto a puzzle. Qui, invece, funziona tutto alla meraviglia, grazie anche al gigantesco Adam Sandler, affarista ebreo mitomane a rischio vita.

1) Richard Jewell: l'ennesimo strepitoso film diretto da Clint Eastwood che, a novant'anni, ha più energia e idee di tanti rinomati colleghi giovani. La storia vera della guardia giurata che eroicamente sventò un attentato alle Olimpiadi di Atlanta, finendo, però, sotto processo, come sospettata, è da brividi puri. Hollywood, come sempre, lo ha ignorato agli Oscar. Fregatene, immortale Clint.

Per noi, sei tu il migliore del 2020.

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