Cultura e Spettacoli

Vladimir Luxuria? È pronta per condurre un talk show 

Un buon direttore la aiuterebbe a completare la metamorfosi da politico rifondarolo a conduttore di un talk show colto ma leggero

Vladimir Luxuria? È pronta per condurre un talk show 

«Abbiamo bloccato le rotative di chi stava già stampando il necrologio di questa trasmissione». Bisogna dare atto a Vladimir Luxuria che la nona edizione dell’Isola dei Famosi ha trovato, strada facendo, ascolti (22% l’ultima serata) ed equilibrio, rimediando anche agli eccessi di un casting che aveva convocato in Honduras la nazionale del trash (Raidue, giovedì, ore 21,05, produzione Magnolia). Alla fine non sono arrivati i i concorrenti «eccessivi» come Den Harrow o Cristiano Malgioglio, bensì i «normali» Antonella Elia, Aida Yespica, Max Bertolani, Manuel Casella e Andrea Lehotska.

Purtroppo la finale anticipata è tra Elia e Yespica, nemiche fin dalla seconda edizione, per la famosa lite in spiaggia con annesso strappo di capelli. Nicola Savino gongola nello studio di Via Mecenate, ma è Luxuria a dettare il countdown. «Il cerchio si stringe e quando parlo di cerchio intendo il cerchio magico che è un argomento di strettissima attualità», allude sagacemente. «Infatti io parlo del Divino Otelma» (in studio con tunica e turbante damascati). Spuntandola sulla Yespica, Elia plana sulla vittoria finale, non senza sollevare qualche polverone. Cecchi Paone sbotta: il televoto è la dimostrazione che il pubblico vota alla «cavolo di cane». Malgioglio precipita nel patetico: «Aida non preoccuparti di chi vince. Vieni qui presto ad abbracciarmi. Ti amo».

Nella sera delle dimissioni di Bossi e della probabile fine di un’epoca che ha avuto in Lombardia il suo epicentro, dal nuovo grattacielo della Regione e nella rete di tradizione leghista va in scena la finale del reality. Lì a Palazzo Lombardia, Lorenza Lei presentò agli inserzionisti i palinsesti annuali. Ora si torna in questa location sullo sfondo dello skyline della città che ospiterà l’Expo. Luxuria ringrazia «il presidente Formigoni che ha stipulato un accordo perché potessimo essere qui dove non ci sono i misteri della natura ma i prodigi dell’architettura moderna». Poi arrivano la mamma della Yespica e la sorella della Lehotska. Le carrambate funzionano sempre. Meglio di tutti funziona Luxuria. Un buon direttore la aiuterebbe a completare la metamorfosi da politico rifondarolo a conduttore di un talk show colto ma leggero.

E senza il birignao «gauchiste» di altre conduttrici che godono di lunghe rendite di posizione.

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