"William si rifiutò di parlare con Diana dopo l’intervista alla Bbc": il dettaglio choc

Un nuovo libro rivela un retroscena drammatico sull’intervista che Lady Diana concesse alla Bbc nel 1995

"William si rifiutò di parlare con Diana dopo l’intervista alla Bbc": il dettaglio choc

L’intervista di Lady Diana alla Bbc rappresenterebbe una ferita ancora aperta per il principe William. Un’inchiesta ha stabilito che le rivelazioni della principessa vennero estorte con l’inganno. Pochi, però, conoscono l’impatto emotivo di quelle parole sui figli di Diana, in particolare sul primogenito. Un nuovo libro, in uscita il prossimo 26 aprile, svela un retroscena tragico su questa intervista, che creò una profonda frattura tra madre e figlio.

L’intervista che William non vuole più vedere

“La BBC…ha contribuito alla paura, alla paranoia degli ultimi anni di vita di mia madre. L’intervista è stata un fattore importante che ha contribuito a peggiorare la relazione dei miei genitori…Mia madre è stata tradita non solo da un giornalista canaglia, ma i vertici della BBC che girarono la testa, invece di fare domande scomode”. Con queste poche frasi dirette il principe William commentò l’esito dell’inchiesta di Lord Dyson sulle modalità con cui Martin Bashir ottenne la celebre intervista di Lady Diana alla Bbc, nel 1995. Il duca auspicò che le confessioni di sua madre non venissero più mandate in onda. Un desiderio non esaudito, visto che gli autori della quinta stagione di “The Crown” hanno già preparato un intero episodio dedicato all’intervista.

Per anni abbiamo creduto di sapere tutti i dettagli di quel lunedì 20 novembre 1995, quando Lady Diana accettò di raccontare i dettagli del suo “matrimonio affollato”. Invece il nuovo libro di Tina Brown, “Palace Papers. Inside The House of Windsor-The Truth and Turmoil”, che verrà pubblicato il prossimo 26 aprile, è riuscito a puntare i riflettori su un aspetto poco conosciuto, un retroscena privato: la presunta reazione del duca di Cambridge, che all'epoca dei fatti aveva solo 13 anni, alle parole di sua madre.

La rabbia di William

“William aveva guardato l’intervista nello studio del suo direttore, a Eton. Rivelò a un compagno di classe che non appena aveva visto il viso della madre apparire sullo schermo aveva avuto un brivido di terrore”, ha scritto Tina Brown, citata da Vanity Fair, aggiungendo: “Quando il direttore Andrew Gailey rientrò nel suo studio per riportare in camera loro William e il suo amico trovò il principe sprofondato nel divano, con gli occhi rossi dal pianto”. Dopo l’intervista Lady Diana avrebbe provato a telefonare al figlio. A prendere la chiamata sarebbe stato proprio Gailey, ma sembra che William si sia fatto negare, rifiutando categoricamente di parlarle.

A tal proposito, nel 2020, l’esperto Robert Lacey disse al Daily Mail: “[William] non poteva tollerare che sua madre parlasse male di suo padre, che avesse menzionato James Hewitt. Così, quando tornò a Kensington Palace, il sabato successivo, si sfogò. Pianse, urlò e quando la madre tentò di abbracciarlo per calmarlo, lui la respinse. Diana era certa che non l’avrebbe perdonata”. Il principe William si sarebbe scusato con la madre poche ore dopo, regalandole anche dei fiori. La principessa del Galles li accettò, ma non riuscì a tranquillizzarsi: “Il danno fatto era irrimediabile”, ha riportato Tina Brown. A questo punto, se davvero i fatti si sono svolti in questo modo, è comprensibile che il duca di Cambridge non voglia rivedere l’intervista a Lady Diana. Ogni sua parola avrebbe lasciato nel cuore di William una ferita mai rimarginata, un dolore in grado di rinnovarsi ogni volta che le immagini della principessa scorrono su uno schermo.

“Diana non era una vittima”

In un altro passaggio del suo nuovo libro, citato dal Mirror, Tina Brown ha anche qualcosa da dire sul modo in cui Martin Bashir ottenne l’intervista e sul ruolo di Diana in quel frangente: “[Diana] non aveva rimpianti”, anzi, sarebbe stata soddisfatta” delle sue rivelazioni. “[La principessa] mise in chiaro che aveva detto esattamente ciò che voleva dire di fronte alla telecamera”. Comunque la ricostruzione di Tina Brown non esclude la manipolazione da parte di Bashir. Può darsi che la principessa del Galles fosse realmente convinta di voler raccontare la sua vita privata, sicura di sé. Ciò non esclude che la sua possibile determinazione fosse nata da presupposti sbagliati e da un inganno.

La Brown, però, ritiene anche che l’immagine, descritta dai giornali, di una Lady Diana candida e indifesa non corrisponda a verità: “Non aderisco alla narrativa dominante secondo la quale Diana era una vittima vulnerabile della manipolazione dei media, niente altro che una marionetta sballottata da forze maligne oltre il suo controllo.

[Ciò] empatizza fortemente con il dolore dei figli, [ma] trovo offensivo presentare la furba e intraprendente Diana come una donna senza risorse, una ragazzina sciocca che è stata imbrogliata, o la sventurata vittima di malvagi giornalisti scandalistici”.

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