Cultura e Spettacoli

Il figlio di Robin Williams: "La morte di mio padre è stato un trauma"

Zak Williams non ha retto l'onda emotiva del suicidio del padre ed è caduto in un vortice di depressione e autodistruzione, da cui ora è uscito. Oggi aiuta altre persone mentalmente fragili

Il figlio di Robin Williams: "La morte di mio padre è stato un trauma"

A diversi anni dalla morte di suo padre, avvenuta per suicidio nel 2014, il figlio di Robin Williams ha deciso di parlare e di raccontare come ha vissuto quell'episodio così traumatico. Zak Williams, figlio primogenito che l'attore ha avuto con Valerie Velardi, si è aperto in una community online dove sono solite trovarsi persone affette da problemi psichici.

L'uomo ha ammesso di essere caduto in depressione a causa della morte del padre, una spirale distruttiva che lui ha inizialmente cercato di combattere attraverso l'automedicazione. Ha perseguito questa filosofia per lungo tempo prima di arrendersi all'evidenza che non era quella la strada giusta da percorrere per salvarsi. In quel periodo Zak Williams aveva anche trovato rifugio nell'alcool per sfuggire al dolore che gli stava esplodendo dentro, per mascherare il suo stato di salute. Nonostante i suoi fossero ottimi propositi, l'uomo si sentiva sempre peggio e sempre più infelice, perciò capì che l'unico modo di uscire da quel baratro autodistruttivo era quello di affidarsi a professionisti che si sarebbero presi cura di lui. “Mi sono trascurato, ma non puoi essere utile agli altri se prima non presti attenzione ai tuoi bisogni e alle tue difficoltà. Così ho iniziato a mangiare più sano, a stare all'aria aperta, a fare esercizio fisico e a trovare ogni opportunità di contatto con le persone”, ha raccontato l'uomo nel corso dell'incontro virtuale, dove ha portato la sua testimonianza per essere d'aiuto ad altre persone.

Zak Williams si è messo alle spalle i momenti bui e ha capito che per aiutare se stesso doveva aiutare gli altri. Per questo motivo ha accettato di tenere alcune lezioni di cultura finanziaria nel San Quentin State Penitentiary, un penitenziario dove è entrato a contatto con i detenuti. “Insegnare ai carcerati mi ha aiutato ad affrontare il trauma della morte di mio padre e a guarire perché ho scoperto che essere vulnerabile e sincero a proposito delle mie difficoltà sembrava essere di grande aiuto agli altri. Così ho continuato a farlo, mi piace e personalmente lo trovo curativo”, ha dichiarato l'uomo, che oggi è CEO, nonché fondatore, della PYM Health, un'associazione che si occupa di fornire supporto ai malati mentali.

La vita di Zak Williams sembra aver ripreso la giusta strada, tanto che pochi mesi fa l'uomo è diventato padre per la prima volta.

A maggio è nato McLaurin Clement Williams, che nel suo nome porta un grande omaggio a suo nonno Robin, che di secondo nome faceva proprio McLaurin.

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