Lo spettro delle sette sataniche su raid sacrileghi e profanatori

La profanazione di tombe a Capranica, il furto di ostie in chiesa a Cerveteri: è sull’esistenza di sette sataniche, di «affiliati» di Lucifero, che puntano le indagini degli inquirenti a nord di Roma. È tra i terreni considerati «magici» di Ceri e Cerveteri per la presenza di necropoli etrusche, le pendici del Monte Tolfa e il triangolo tra Santa Marinella, Cerveteri e Viterbo, che scatta il nuovo allarme legato all’esistenza di «piscosette» e osservanti dell’Anticristo ispirati sì, al principio della «purificazione» e dell’«illuminazione», ma pronti a macchiarsi di nuovi crimini.
La cronaca. A Capranica nella notte tra venerdì e sabato sono state profanate più di venti tombe nel camposanto comunale. Un gruppo di forsennati ha rotto statue, lumini votivi, vasi, lastroni di copertura di alcune tombe e con i sassi ha scritto una bestemmia su una pietra tombale. La banda è poi passata all’azione introducendosi nella cappella della Madonna delle Grazie e bruciando tutti i fiori.
A Cerveteri, invece, tra sabato e domenica, qualcuno s’è intrufolato nella sacrestia della chiesa dei Canneti in via Settevene Palo portandosi via un’intera pisside con le ostie del giorno. Un colpo audace, messo a segno da chi per tempo ha studiato come poter agire al meglio, senza essere disturbato. Qualcuno del posto, comunque, sospettano gli investigatori dell’Arma.
Delle ostie esisterebbe un mercato «nero» sconosciuto ai più, ma molto ben organizzato e remunerativo nell’ambiente degli adoratori di Satana. Il fiorente business delle ostie consacrate sarebbe aperto a sedicenti maghi e sette. Il prezzo stimato? Anche cinquanta euro al «pezzo». E considerato che una pisside ne può contenere fino a duecento, il calcolo è presto fatto.
Tanto più che ieri correva la fatidica data criptata nell’Armageddon: il sesto giorno del sesto mese del sesto anno, 6 giugno (6) del 2006. Il d-day del giudizio finale contemplato nell’Apocalisse di San Giovanni, spauracchio e «icona» del mondo sacrilego. Recentemente studi dell’Ispes contano nel Lazio sedici nuovi movimenti magici di cui 10 a Roma e guarda caso ben 6 nell’area attorno al viterbese.

Due di questi sarebbero già stati «registrati». Ma il timore è per le forme più estreme di satanismo. Tempo fa era stato individuato l’ennesimo gruppo, denominato «Orgasmo nero»: violenza, abuso di droghe, riti iniziatici con sfondo sessuale, il male nel male.

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