Alla Spezia vincono le minacce: comizio «riservato» ai poliziotti

Alla Spezia vincono le minacce: comizio «riservato» ai poliziotti

Alla fine c'erano più poliziotti e carabinieri che partecipanti. E sì, alla Spezia la festa della Destra ha mobilitato una task force da autunno caldo. Presidiata la centralissima corso Cavour. Sotto controllo via Chiodo e tutte le viuzze del centro storico. E poi dispiegamento super con tanto di agenti in borghese in piazza Mentana cuore mondano con il teatro civico, i bar i negozi dello shopping che per due giorni è stato il quartier generale del partito di Storace.
Una cinquantina di seggiole per gli ospiti, un palchetto per gli oratori e una manciata di stand per libri e oggetti anche per i più nostalgici. Tutto controllato da vicino dagli agenti con lo spauracchio di un incursione degli autonomi o di qualche facinoroso «Siamo soddisfatti - ha detto il segretario provinciale Massimiliano Mammi - questo dimostra una crescita di questa città. Ovviamente essere di destra a Spezia non è facile ma è andata ben». A surriscaldare gli animi anche le prese di posizione in settimana del Partito Socialista con il dirigente Maurizio Viaggi che dichiarava «inopportuna la festa nella città di Exodus», e dei Comunisti Italiani che erano andati giù più duramente. «Manifestazione provocatoria», aveva tagliato corto Enrico Fontana della dirigenza del Pdci. Insomma alla fine non è accaduto nulla anche se i precedenti c'erano. Solo due anni fa l'associazione Arditi Incursori aveva dovuto rinunciare alla presentazione di un libro dedicato a Eugenio Walk, marines italiano della Decima Mas. Alla fine però si è parlato solo di politica con Storace che ha fatto il punto sulla situazione attuale. «Quella che stiamo vivendo è una situazione molto delicata. Se il Governo va avanti così meglio staccare la spina. Di certo indigna pensare che si spendano i soldi per effettuare 100 mila intercettazioni con il solo scopo di sapere che cosa accada nella camera da letto del nostro Presidente del Consiglio». Francesco Storace, segretario nazionale della Destra, ieri pomeriggio alla Spezia ha fatto il punto della situazione politica italiana nel corso del dibattito pubblico in piazza Mentana inserito nella festa del movimento. «È giunto il tempo di lanciare una nuova casa dei partiti di destra - ha osservato - oggi siamo divisi. Penso che sia il momento di fare qualcosa di più ambizioso ovviamente in senso migliorativo altrimenti rimaniamo così». Sul fronte politico locale ha consigliato attenzione. Alla Spezia (e anche a Genova) si voterà per Comune e Provincia a maggio 2012 e su questo punto Storace è stato chiaro.

«Avanti piano con gli accordi - ha detto- di certo siamo bipolaristi e di destra ma abbiamo ben presente quello che è accaduto di recente in Molise. Avevamo raggiunto l'accordo a livello nazionale e poi in periferia ci siamo trovati fuori. Questo mi pensare che il Pdl a livello decentrato non sia il massimo».

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