Spia fiscale: parte l’anagrafe dei conti correnti

da Roma

Anagrafe dei conti al via. Il direttore dell’Agenzia delle entrate Massimo Romano ha infatti firmato il provvedimento che stabilisce le modalità e i termini di comunicazione dei dati relativi ai rapporti finanziari, che confluiranno in un’apposita sezione dell’Anagrafe tributaria. Le comunicazioni relative ai rapporti in essere alla data del 31 dicembre 2006, nonché quelle relative ai rapporti cessati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2005 e il 31 dicembre 2006, saranno effettuate entro il 30 aprile 2007. Le comunicazioni relative a ciascun mese partiranno entro il mese successivo, mentre quelle relative al periodo compreso tra gennaio e aprile 2007 verranno effettuate entro il 31 maggio 2007.
Sono obbligati a effettuare la comunicazione gli operatori finanziari, e cioè banche, sim e finanziarie. Oltre al tipo e alla natura di rapporto intrattenuto gli istituti di credito, le società dovranno indicare i dati identificativi, compreso il codice fiscale, del soggetto persona fisica o non fisica titolare del rapporto. Nel caso di rapporti intestati a più soggetti, i dati identificativi, compreso il codice fiscale, di tutti i contitolari del rapporto e le date di apertura, modifica e chiusura del rapporto. Inoltre vanno comunicate periodicamente le modifiche intervenute nelle informazioni sopra elencate, comprese le cessazioni, nonché le informazioni relative ai nuovi rapporti instaurati.
La consultazione sicura degli archivi del sistema informativo dell’Anagrafe tributaria è garantita da misure che prevedono un sistema di profilazione, identificazione, autenticazione e autorizzazione dei soggetti abilitati alla consultazione, di tracciatura degli accessi effettuati.

La banca dati dei rapporti finanziari, attraverso il sistema delineato, sottolinea l’Agenzia delle entrate, «contribuirà a una maggiore incisività dello strumento delle indagini finanziarie nella lotta all’evasione fiscale, e in particolare, con la selettività delle richieste delle transazioni, avrà come specifici effetti positivi come il puntuale rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali e una maggiore efficacia, efficienza ed economicità dei processi operativi governati dall’Amministrazione rispetto alla precedente disciplina, che si basava anche su richieste generalizzate agli intermediari finanziari».

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