Stessa spiaggia stesso mare. Purché non sia occupato abusivamente dagli stabilimenti. Continuano i controlli delle forze dellordine contro gli ombrelloni a pagamento nelle spiagge cosiddette libere, fenomeno odioso ma in continuo aumento. Ieri, nella prima domenica di agosto, a Castelporziano, nella zona dei cosiddetti «cancelli», una delle spiagge libere più popolari dellintero litorale laziale, i bagnanti hanno avuto la brutta sorpresa di trovare larea più vicina alla battigia occupata dagli ombrelloni piantati da alcuni stabilimenti «improvvisati»: 5 euro il prezzo richiesto per un lettino e 4 euro per lombrellone con tanto di scritta «free beach». Rabbia tra i bagnanti, che hanno avvertito la polizia municipale: gli agenti del XIII gruppo sono giunti sul posto e hanno elevato sanzioni amministrative per tre gestori dei cancelli pari a 1050 euro per ciascuna infrazione riscontrata. «Dallinizio della stagione balneare - ricorda Paolo Orneli, presidente del XIII municipio - abbiamo disposto una serie di servizi di controllo e vigilanza per verificare lapplicazione delle normative vigenti. Un lavoro che proseguirà anche nelle prossime settimane sia nelle spiagge comunali sia negli arenili in concessione».
Abusi anche nel litorale di Montalto di Castro, nel Viterbese. Qui i titolari di quattro stabilimenti balneari che avevano occupato abusivamente 2mila mq di spiaggia libera, circa 500 mq ciascuno, ricavando lo spazio per piazzare tra i 25 e i 30 ombrelloni con relative sdraio e lettini in più, sono stati denunciati dalla Guardia Costiera.
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