Leggi il settimanale

lo spillo Gomme invernali: strade sicure e voci polemiche

Sugli pneumatici da neve qualcosa non gira. La norma della discordia stabilisce che, durante le nevicate di particolare intensità, quando montare le catene è molto rischioso o addirittura impossibile, l'ente proprietario può eventualmente chiudere la strada, ovvero consentire il traffico agli automobilisti che sono adeguatamente equipaggiati a far fronte alle proibitive condizioni metereologiche.
Fossimo in Germania o in Scandinavia, nessuno si accorgerebbe di una norma di legge così ovvia da sembrare scontata.
Ma siamo in Italia, e gli autorevoli membri del Partito democratico hanno deciso di dare battaglia in difesa dei consumatori.
Le immagini vanno al 10 febbraio dello scorso anno quando al «Tg1» delle 20 gli ingegneri di Autostrade per l'Italia chiedevano insistentemente di non mettersi in viaggio senza gli pneumatici invernali fino al cessato allarme meteo.
Viene da chiedersi cos'è cambiato dallo scorso anno. Inutilmente il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Guido Improta, ha spiegato su tutti i telegiornali nazionali e alle agenzie stampa che la norma non impone alcun obbligo, ma attribuisce una facoltà in condizioni atmosferiche eccezionali.
E allora come mai tanto astio e interpretazioni perlomeno stravaganti?
Leggere gli atti parlamentari aiuta, come parrebbe buona norma leggere i testi di cui tanto si discute.

Ed eccola qui una sottile indicazione del sottosegretario Improta, il quale alla Camera dei deputati ha spiegato che la legge introduce un'importante novità, ossia consente di «stabilire ex post una precisa imputazione di responsabilità tra i diversi soggetti coinvolti» e, continua Improta in un lancio dell'agenzia Ansa, «qualora questa prescrizione non avvenga, la responsabilità di eventuali danni e disagi sarà addebitata all'ente che risulta inadempiente».
In sostanza, si tratta di una norma che responsabilizza gli enti proprietari e innalza gli standard di sicurezza, come dovrebbe essere in un mondo normale.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica