La splendida complicazione della «Grande Sonnerie»

Osservando l’ultimo, spettacolare pluricomplicato presentato da Bulgari, il Grande Sonnerie Quantième Perpétuel, della collezione Daniel Roth, non può non venire alla mente la celebre esecuzione similare realizzata nel 1994 da Gérald Genta, in occasione del 25° anniversario della sua maison (oggi parte integrante del brand Bvlgari), su cassa ottagonale degradante su 8 scalini. Un Dna, dunque, che la casa romana ha fatto proprio ed ha voluto esplicitare in quest’ultima realizzazione. Stiamo parlando di un orologio composto da 923 pezzi, con oltre 20 funzioni, per il quale il maestro orologiaio incaricato impiega 1 anno di lavoro. Un opera, si può ben dire, che solo pochissime maison al mondo sono in grado di affrontare, in virtù del fatto che è necessario padroneggiare, tra l’altro, perfettamente la distribuzione dell’energia, l’acustica, la miniaturizzazione.
Prodotto negli atelier Bulgari di Le Sentier il Grande Sonnerie Quantième Perpétuel, prevede la grande e piccola suoneria al passaggio, ossia rintocca, ogni quarto, ore e quarti (grande suoneria) o solo i quarti (piccola suoneria). Ciò provoca un consistente assorbimento di energia, così sono inseriti nel calibro di manifattura Dl 5307 (meccanico automatico, 82 rubini, tourbillon a 1 minuto e massa oscillante in oro a 18 carati), 2 bariletti: uno è preposto alle funzioni orarie abituali dell’orologio, l’altro serve al dispositivo di suoneria e garantisce 24 ore di autonomia in modalità Grande Sonnerie (28 ore in Petite Sonnerie).
Non manca la ripetizione minuti, che batte a richiesta ore, quarti e minuti, anch’essa su Carillon Westminster, proponendo in sequenza le 4 note - do, re, mi, sol - in combinazioni multiple alternate. I martelli e i quattro gong sono in acciaio, minuziosamente studiati (in particolare la lunghezza e lo spessore dei gong) per interagire efficacemente e determinare sonorità chiare e distinte.
A tal proposito, va detto che tutte le Grande Sonnerie firmate Bulgari, sono testate all’interno di una sofisticata camera sviluppata appositamente assieme all’Ecole Polytechnique de Lausanne, che permette di perfezionare e di portare la qualità sonora di questi modelli a livelli eccezionali. Bulgari, poi, non soddisfatta di proporre solo una simile complicazione, vi ha voluto aggiungere il Calendario Perpetuo: datario analogico e ciclo bisestile al 6 (su squelette interno a simulare il globo), giorno e mese su dischi interni in zaffiro («incastonati» sul doppio découpage centrale del quadrante, sul meccanismo), serigrafati in nero e visibili a finestrella grazie al contrasto sul fondo bianco di due elementi simmetrici a bandiera, fasi di luna al 12. Tutto questo è accolto da un quadrante in oro rosa a 18 carati, inciso guilloché soleil con trattamenti antracite e azzurrato abbinati a lacca nera.


La cassa tipica delle collezioni Daniel Roth, a ellisse con raccordi rettilinei, è in oro rosa 18 carati, e presenta il pulsante di attivazione della ripetizione minuti al 9, i selettori di suoneria/silenzioso all’11 e della Grande/Petite Sonnerie al 7; la corona al 3, permette di effettuare le usuali regolazioni orarie. Intervento sulle funzioni del calendario perpetuo mediante 4 pulsantini inseriti nella carrure.

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