Fabrizio Ravoni
da Roma
Con questa legge finanziaria, il governo tassa anche guadagni che ancora non esistono. Come quello sulle partite di carte on line o le corse «virtuali» dei cavalli. In compenso, al Senato presenta modifiche alla manovra per rimuovere due dirigenti, forse tre, del ministero dellEconomia.
Giochi. Allestero i giochi di carte via internet hanno un giro daffari di 30 miliardi di euro allanno, spiega la relazione tecnica allemendamento del governo. In via prudenziale, il sottosegretario Nicola Sartor prevede che in Italia - quando verranno introdotte le «briscole on line» - avranno un giro daffari, a regime, di 2,5 miliardi; ma solo 1,6 nel 2007. Ne consegue che applicando una tassa del 3% a questo «scopone elettronico» (che ancora non esiste), lErario incassa 48 milioni di euro il primo anno, 60 il secondo 75 il terzo. Stesso discorso vale per i nuovi videogame. Simuleranno corse di auto o di cavalli, così come avviene già in Gran Bretagna, con un giro daffari di 20 miliardi di euro. Su questi eventi virtuali si potrà scommettere e lo Stato incasserà una tassa del 10%, per un gettito di 50 milioni il primo anno, 70 il secondo, 80 il terzo. Da notare che anche in questo caso, i videogame in questione non esistono ancora in Italia.
Nel complesso, gli emendamenti alla Finanziaria per larea giochi prevedono un maggior gettito, nel triennio, di oltre 650 milioni di euro. Oltre alla «briscola on line» e ai videogame con puntate, il ministero dellEconomia conta anche di aggiungere nuovi giochi al Superenalotto, di aumentare le vincite (e, si suppone, le scommesse) del Totip, di modificare la concessione per Lotto e Enalotto.
Spoil system. Un emendamento della Finanziaria, il 18.56, viene presentato da Sartor per rimuovere due, o al massimo tre dirigenti del ministero dellEconomia. E di questi, due appartengono alla Ragioneria generale dello Stato. La modifica prevede che, entro gennaio, i dirigenti del ministero in carica da almeno sei anni se non vengono confermati decadono dallincarico. Nella sostanza, con lemendamento viene decapitata la Ragioneria, che verrebbe privata delle «prime linee» di Mario Canzio. Già con il decreto fiscale, il governo aveva varato una norma solo per rimuovere il direttore dellAgenzia delle Entrate, Raffaele Ferrara. Ora ci riprova. E se a questa modifica si aggiunge la creazione dellAutorità sui conti pubblici, il risultato finale è il depotenziamento della Ragioneria. Per Maurizio Sacconi (Fi) si tratta di «prove di regime».
Lapsus. Lemendamento 18.156 presentato dal governo al Senato punta a correggere una norma approvata alla Camera. La relazione allemendamento, però, o contiene un altro errore, oppure rivela la volontà dellesecutivo di chiedere il voto di fiducia. In quanto si fa esplicito riferimento a un maxi emendamento da presentare a Palazzo Madama. E un maxi emendamento è sempre prodromico a un voto di fiducia.
Regali. Ce ne sono per tutti. I dipendenti degli Enti Parco, già inquadrati come guardie forestali, potranno essere equiparati ad agenti di polizia a tutti gli effetti. Per restare in materia, il Viminale ottiene 6 milioni di euro per i propri dipendenti. Vengono regolarizzati i lavoratori co.co.
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