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«Sporca dozzina» Usa batte il resto del mondo

Il team a stelle e strisce vince la President’s cup in Virginia

«Sporca dozzina» Usa batte il resto del mondo

Mario Camicia

È stato il lungo weekend golfistico degli incontri a squadre, delle sfide del tipo Ryder Cup. Negli Stati Uniti, in Virginia, sullo spettacolare percorso del Robert Trent Jones Golf Club si è giocata la sesta edizione della President’s Cup che metteva a confronto i dodici migliori professionisti americani e i dodici migliori del resto del mondo, europei esclusi. Il team del resto del mondo, capitanato dal «cavaliere nero» Gary Player e guidato dal numero due al mondo Vijai Singh pur dato svantaggiato nei confronti dello squadrone di Jack Nicklaus con Tiger Woods in testa, non ha minimamente sofferto di complesso di inferiorità partendo subito all’attacco e riuscendo a rimanere in vantaggio nelle prime tre sessioni di incontri di doppi per vedersi poi affiancare in totale parità il sabato pomeriggio.I dodici «singoli» dell’ultima giornata diventavano come al solito decisivi e con la comprovata superiorità nei testa a testa diretti gli americani a questo punto partivano sicuramente favoriti. Justin Leonard e David Toms portavano subito a casa due punti preziosi per gli Stati Uniti superando i sudafricani Clark ed Immelman. Ma il match-play vede continui colpi di scena e repentini capovolgimenti di fronte. Retief Goosen lottava allo spasimo e nel finale riusciva a far fuori Tiger Woods. Poco dopo Vijai Singh perdeva però da un entusiasmante Fred Couples e l’America tornava a gioire ormai certa del successo anche se non eclatante visto le vittorie conquistate per il resto del mondo da Weir, Lonard e Campbell contro gli avversari d’Oltreoceano. Tutto si rifaceva negli ultimi due match: Mickelson contro Cabrera e Di Marco contro Appleby con gli americani dapprima in vantaggio ma poi raggiunti e superati a tre buche dal termine. Alla fine Mickelson riusciva a tornare in parità con Cabrera e ci pensava poi il bulldog Chris Di Marco imbucando un incredibile putt per il birdie sull’ultima buca dell’ultimo match a dare agli americani il quarto successo in questa sfida. Stati Uniti, dunque, 18 e mezzo; Resto del mondo 15 e mezzo: questo il risultato finale.
In Inghilterra al Wynyard Golf Club il Seve Trophy metteva di fronte dodici britannici a dodici europei tra i quali il nostro Emanuele Canonica. Dopo un’iniziale supremazia dei continentali i britannici di Colin Montgomerie risalivano la china per poi aggiudicarsi definitivamente l’incontro nell’ultima giornata. Soddisfacente la prova del nostro Canonica che si è preso lo sfizio di battere un giocatore della stazza dell’irlandese Padraig Harrington.


Infine una grande Sophie Sandolo ha sfiorato il successo nel Catalonia Masters vinto dalla scatenata francese Karine Icher.

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