Ricordate come è davvero finita? Cosa c'è dietro questi 10 match

Milan-Liverpool ad Istanbul nel 2005, i due euroderby nel 2003, le sconfitte della Juventus, l'amarezza della Sampdoria: beffe e rimonte storiche in Champions League

Ricordate come è davvero finita? Cosa c'è dietro questi 10 match

Maggio è solitamente tempo di bilanci per le squadre di calcio sia per quanto riguarda la conquista dei campionati nazionali che per le coppe europee. La Coppa dei Campioni/Champions League ha sempre riservato grandi sorprese all'atto finale con alcune sconfitte clamorose e alcune rimonte storiche. Ma non solo, anche perché ottavi, quarti di finale e semifinali hanno spesso riservato sorprese e partite al cardiopalma.

In rigoroso ordine cronologico ilgiornale.it ha cercato di ricordare le dieci più grandi rimonte, o di beffe per chi le ha subite, di questa straordinaria competizione dagli ottavi alla finale, in rigororoso ordine cronologico:

1) Sampdoria-Barcellona 0-1 (stagione 1991-92 finale disputata a Wembley)

La Sampdoria di Roberto Mancini e Gianluca Vialli e del compianto presidente Mantovani ha incantato i tanti tifosi della Sampdoria che hanno a lungo accarezzato la speranza di poter vincere la Coppa dei Campioni in quella favolosa stagione 91-92 conclusasi poi in modo amaro per i blucerchiati che avrebbero sicuramente meritato una sorte differente. La partita fu tirata dall'inizio alla fine con i blaugrana che si portarono a casa la vittoria per 1-0 con la rete su punizione al minuto 112 di Ronald Koeman che beffò Pagliuca regalando il successo agli spagnoli e una bruciante sconfitta alla Sampdoria allenata dal grande Vujadin Boskov che si dovette però inchinare alla squadra allenata da uno dei più forti calciatori della storia di questo meraviglioso sport: Johan Cruijff

2) Marsiglia-Milan 1-0 (stagione 1992-93 finale disputata a Monaco il 26 maggio 1993)

Il Milan di Fabio Capello fu sconfitto in finale per 1-0 dal Marsiglia dello scomparso Raymond Goethals, grazie alle rete siglata dal difensore centrale Boly nel finale del primo tempo. Quella fu una grande beffa per i rossoneri che arrivarano alla finale di Monaco di Baviera da imbattuti con 10 vittorie in altrettante partite con 23 gol realizzati e uno solo subito. La squadra più forte d'Europa in quel momento, scesa in finale con quest'undici Rossi, Tassotti, Costacurta, Baresi, Maldini, Lentini, Albertini, Rijkaard, Donadoni, van Basten, Massaro, cadde sul più bello a un metro dal traguardo permettendo ai francesi di conquistare per la prima volta la Coppa dei campioni. In quella squadra, però, c'erano anche giocatori del calibro di Fabien Barthez, Marcel Desailly che diventerà poi una colonna proprio del Milan, Alen Boksic, Rudi Voeller e Abedì Pelè che inflissero un'amara sconfitta al Diavolo che tornò a Milano con le ossa rotte.

3) Real Madrid-Juventus 1-0 (stagione 1997-98 disputata ad Amsterdam)

La Juventus di Marcello Lippi arriva fino in fondo a quell'edizione di Champions League contro il Real Madrid di Jupp Heynckess: Peruzzi, Di Livio, Davids, Deschamps, Zidane, Inzaghi e Del Piero, solo per citare alcuni dei calciatori bianconeri, contro Fernando Hierro, Redondo, Panucci, Roberto Carlos, Seedorf, Raul e appunto Pedra Mijatovic che sarà poi giustiziere della Vecchia Signora a 23 minuti dal novantesimo. La partita fu equilibrata dall'inizio alla fine con la rete dell'attaccante montenegrino che fu a lungo contestata dalla Juventus per via della posizione di fuorigioco del giocatore del Real Madrid. Quella fu una, purtroppo, delle tante beffe europee della Vecchia Signora che ha messo in bacheca due Champions League a fronte di ben sette sconfitte, l'ultima delle quali avvenuta nel 2017.

4) Manchester United-Bayern Monaco 2-1 (finale disputata il 26 maggio del 1999 al Camp Nou)

L'arbitro di quella partita fu il nostro Pierluigi Collina che ebbe la fortuna di dirigere una delle partite che resteranno per sempre della storia del calcio e della Champions League. Gli inglesi allenati da Sir Alex Ferguson sfidano i tedeschi allenati da Otmar Hitzfeld. Babbel la sblocca dopo soli 6 minuti in favore del Bayern e la partita resta in ghiaccio, o almeno così sembra, fino al minuto 91 quando in pieno recupero Teddy Sheringham, subentrato al minuto 67' al posto di Blomqvist, la pareggia per lo United. Sorpasso completato al 94' con Ole Gunnars Solskjaer, subentrato al minuto 81' al posto di Andy Cole: la zampata del norvegese fa piangere lacrime amare ai tedeschi con un disperato Kuffour incredulo e in lacrime come Oliver Kahn a fine partita e con un Peter Schmeichel festante e autore di una delle capriole più celebri della storia del calcio. Questa rimane una delle più grandi rimonte per quanto riguarda i Red Devils e una delle più grandi beffe della storia per quanto concerne il Bayern.

5) Inter-Milan, semifinali di Champions League 2002-2003 (0-0 all'andata, 1-1 al ritorno)

L'Inter di Hector Cuper affronta in semifinale il Milan di Carlo Ancelotti che parte leggermente favorito nel pronostico e che alla fine staccherà il pass per la finale. L'andata si gioca in casa dei rossoneri e finisce con un timido e bloccato 0-0 che rimanda i giochi qualificazione alla gara di ritorno dove in casa ci giocano i nerazzurri. La bestia nera dell'Inter Shevchenko vince un rimpallo con Cordoba e batte Toldo per l'1-0. Alla squadra di Cuper servono dunque due reti per qualificarsi alla finale con Obafemi Martins che la riapre a pochi minuti dalla fine della partita con un gol che infiamma la San Siro nerazzurra spaventando quella rossonera. La super parata di Abbiati su Kallon, di anca, a tempo ormai scaduto rimarrà negli annali dato che è il Milan a passare il turno mandando all'inferno i cugini con il Diavolo che per una notte andò in Paradiso.

6) Milan-Juventus 3-2 dopo i calci di rigore (finale di Champions League 2003 disputata a Manchester)

L'edizione della Champions League 2002-2003 rimarrà negli annali del calcio italiano dato che tre squadre italiane Inter, Milan e Juventus sono arrivate fino alla semifinale. I rossoneri hanno avuto la meglio sui nerazzurri con due pareggi, mentre i bianconeri hanno eliminato il quotato Real Madrid. La finale di Manchester fu ricordata per l'assenza di Pavel Nedved che rimediò un'ammonizione severa e inutile nella semifinale di ritorno che non gli fece giocare la finale.

La finale disputata all'Old Trafford fu equilibrata, nervosa e tirata, con il Milan che si vede annullare un gol per fuorigioco a Shevchenko e con i bianconeri che colpiscono una traversa con Antonio Conte. La sfida si trascina, forse giustamente, fino ai calci di rigore dove Dida si esibisce in tre parate su Trezeguet, Zalayeta e Montero, di contro Buffon neutralizza le conclusioni di Serginho e Kaladze. Per i bianconeri vanno in gol i soli Birindelli e Del Piero a pareggiare i penalty realizzati da Serginho e Nesta per il Diavolo. L'ultimo rigore, che sarà per sempre come una copertina di un libro per molti tifosi rossoneri, è di Shevchenko che spiazza Buffon e segna il gol che consegna la sesta Champions League alla bacheca rossonera. Grande beffa, l'ennesima in Champions per la Juventus, grande soddisfazione, l'ennesima in Europa, per il Diavolo.

7) Milan-Liverpool 2005 3-3 nei tempi regolamentari, 5-6 dopo i calci di rigore (finale 2005 disputata ad Istanbul)

Il Milan di Carlo Ancelotti arriva fino all'atto finale della competizione dimostrando la sua grande forza e "vendicando" parzialmente la bruciante eliminazione subita l'anno precedente dal Deportivo La Coruna, in semifinale, con gli spagnoli che rimontarono il 4-1 dell'andata con un sonoro 4-0 al ritorno. I rossoneri sfidano il Liverpool di Rafa Benitez e chiudono un sontuoso primo tempo in vantaggio di tre reti a zero frutto del gol del capitano Paolo Maldini e della doppietta di Hernan Crespo.

Il Milan, però, ritorna in campo dagli spogliatoi scarico, quasi come avesse già vinto la finale. Il Liverpool, invece, rientra sul terreno di gioco agguerrito più che mai e nel giro di sei minuti completa la rimonta con le reti di Gerrard, Smicer e Xabi Alonso. Nonostante questo il Milan torna in partita e continua a macinare occasioni su occasioni che però non portano a nulla e con il numero uno dei Reds Dudek autore di un vero e proprio miracolo su Shevchenko che aveva calciato a botta sicura da meno di 50 centimetri dalla porta trovando la parata d'istinto del polacco. Ai calci di rigore è proprio l'ucraino, eroe due anni prima a Manchester, a fallire il rigore decisivo che consegna il titolo al Liverpool. Questa partita diventerà di diritto una delle debacle più difficile da digerire per i tifosi rossoneri, mentre per gli inglesi si tratta di una storica rimonta.

8) Real Madrid-Atletico 2014 4-1 dopo i tempi supplementari (finale disputata nel 2014 al Da Luz di Lisbona)

L'Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone, fresco vincitore della Liga, arriva anche all'atto finale in Champions League dove ad attenderlo c'è l'ostico Real, favorito per blasone, storia e rosa. Diego Godin porta in vantaggio i colchoneros e il Da Luz diventa una bolgia biancorossa. Peccato che l'Atletico non abbia fatto i conti con la tenacia della squadra di Carlo Ancelotti e del suo difensore centrale Sergio Ramos che al minuto 93 stampa di testa il gol del pareggio che trascina la sfida ai supplementari dove i blancos dilagano con le reti di Gareth Bale, Marcelo e Cristiano Ronaldo su rigore. Una grande beffa per l'Atletico, contro i cugini che vinceranno ancora due anni più tardi nella finale del Meazza, grande soddisfazione per le merengues che ribadiscono ancora una volta la supremazia cittadina.

9) Barcellona-Psg 6-1, ottavi di finale Champions League 2016-2017

Non è una finale ma questa eliminatoria non può non essere inserita nella storia delle grandi beffe e grandi rimonte. Il Psg di Unai Emery schianta a sorpresa per 4-0 il Barcellona di Luis Enrique nella sfida d'andata ma nella sfida di ritorno succede "l'impossibile". I catalani. Suarez al 3', l'autorete di Kurzawa al 40' e la rete di Messi su rigore al 50' sembrano rendere possibile la grande rimonta ma Cavani al 62' gela il Camp Nou con la rete del 3-1. Servono dunque tre reti al Barça per volare in finale e puntualmente arrivano tra il minuto 88' e 96' con la doppietta di Neymar all'88' e 91' e con il sigillo finale, decisivo, di Sergi Roberto al 96' che su assist al bacio di Messi completa la "remuntada" che diventa invece una beffa per il Psg.



10) ​Liverpool-Real Madrid 1-3 (finale del 2018 disputata a Kiev)

Il Liverpool di Jurgen Klopp arriva fino all'atto finale a Kiev dove affronta il Real Madrid di Zinedine Zidane, grande favorito anche per le due precedenti affermazione nel 2016 contro l'Atletico Madrid e nel 2017 contro la Juventus di Massimiliano Allegri. Il Real passa in vantaggio con Benzema, frutto di una clamorosa papera del portiere tedesco dei Reds Loris Karius che regala di fatto il pallone all'attaccante francese.

Il Liverpool pareggia con il solito Sadio Mané al 55' ma al 64' Bale si inventa una clamorosa rovesciata che riporta in vantaggio i blancos. I Reds però sono in partita e attaccano in maniera veemente pur non riuscendo a trovare il pareggio.

La sfida va in archivio al minuto 83' con un'altra grande papera di Loris Karius che butta nella sua porta un tiro dalla lunga distanza, e non irresistibile, di Bale. Grande beffa per il Liverpool che si consolerà però l'anno dopo con la vittoria sul Tottenham. Grande soddisfazione per il Real che mette in bacheca la tredicesima coppa dei campioni.

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