«Ma ai miei tempi lo avrei preso a pugni tutti i giorni»

«Ma ai miei tempi lo avrei preso a pugni tutti i giorni»

Manchester Dopo l’incidente d’auto nei pressi di Deansgate Locks, senza conseguenze nè per lui nè per il conducente dell’altra vettura, Mario Balotelli è tornato sui tabloid nelle pagine sbagliate. Peraltro Supermario non avrebbe alcuna responsabilità per quanto accaduto. Ma se piove a Carrington la colpa è sempre di Balotelli. Immaturità da sopportare e talento da preservare, vittima della sua giovane esuberanza, Mario è reduce da una settimana di accuse, illazioni e scandali rosa. Ma soprattutto c’è l’insofferenza crescente di parte dello spogliatoio. Il City domenica contro l’Arsenal rischia di abdicare ogni ambizione di primato, si trova a -5 dal capolista United e la colpa non può essere unicamente attribuita a Balotelli anche se tira freccette ai ragazzini delle giovanili, s’incendia la casa e fa visita ai locali di striptease. Sembra che a difenderlo sia rimasto solo Roberto Mancini, addirittura con l’approvazione di Alex Ferguson: «Ogni volta che Mario fa qualcosa scoppia una guerra. Ci sono altri giocatori che si comportano peggio eppure nessuno dice nulla -ha dichiarato il tecnico del City-. Posso capire i suoi compagni di squadra, lui non è facile da gestire, gli ho detto che se avesse giocato con me lo avrei preso a pugni tutti i giorni.

Parlo di continuo con lui ma non ogni giorno perché altrimenti avrei bisogno di uno psicologo. Ma nei grandi appuntamenti lui non ha mai tradito, può diventare uno dei migliori d’Europa, non voglio che smarrisca il suo talento».

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