Aiutino e prodigio Payet. La Francia soffre, ma c'è

Irregolare l'1-0 di Giroud, Evra causa il rigore. All'ultimo minuto decide il migliore in campo

Il gol di Giroud con spinta di gomito a Tatarusanu
Il gol di Giroud con spinta di gomito a Tatarusanu

Gli occhi lucidi, le lacrime trattenute a stento. Dimitri Payet è l'eroe di una Francia che stava per inciampare sul primo ostacolo di un Europeo in cui dovrebbe recitare il ruolo di favorita. Per cancellare la paura, ma soprattutto i dubbi di non aver preparato al meglio questo appuntamento, Didier Deschamps ha dovuto attendere fino all'ultimo minuto, quando Payet, fino a pochi mesi fa tra gli esclusi eccellenti dell'Europeo, si è inventato un capolavoro di sinistro, da fuori area, e ha ridato fiducia a una squadra, a uno stadio e una nazione. Che dal giorno del sorteggio ha già in mente il 10 luglio, data di una finale che sulla carta, sanno di poter raggiungere.

Deschamps ha la squadra più forte, sicuramente di questo girone, probabilmente anche di tutto l'Europeo, ma 2 anni di amichevoli, e non sempre di primissimo piano non hanno mai fatto capire quanto questa nuova generazione sia davvero pronta alle partite decisive. Da settimane il ct metteva in guarda tutti da un entusiasmo che si era infiltrato anche all'interno di Clairefontaine. Quando diceva che la prima partita è sempre un'incognita, aveva ragione. L'inizio è stato subito da brividi, anche perché Iordanescu aveva preparato tutto alla perfezione. A partire dai calci piazzati. Vero punto debole della difesa transalpina nell'era Deschamps. Il 49% dei gol incassati dall'ex bianconero, infatti, sono arrivati proprio da palla inattiva: sul primo corner (4') Lloris è già decisivo per salvare su Stancu, sul successivo (5') Andone manda di poco sopra la traversa.

La Francia ci mette un po' a sciogliere la tensione che blocca i muscoli e un po' anche i pensieri, ma soprattutto a capire che per far male alla Romania bisogna evitare di far girare la palla a vuoto. Bravi Chiriches e compagni, soprattutto nel 1° tempo, a indovinare i movimenti giusti e lasciare in fuorigioco Giroud e Griezmann. Il giochino, però, non funziona sempre, ed è in questi varchi che la velocità e il talento di Payet si fanno sentire. Il fantasista del West Ham non si vincola al corridoio sinistro, ma si muove alla ricerca di centimetri liberi e palloni da giocare. Spaziando, libero, dietro i due attaccanti. Al 10' mette lui il pallone sulla testa di Giroud, ma il centravanti dell'Arsenal sbaglia mira e manda fuori, al 36' altro regalo per Griezmann che manca la porta. Nel finale del primo tempo è da calcio d'angolo che Payet serve un altro pallone d'oro per la testa ancora di Giroud, ma la porta è lontana. Pogba è quello che ci mette di più a entrare in partita: due palloni giocati indietro male, entrami rattoppati da Koscielny, un tunnel non riuscito, proprio sotto gli occhi di Deschamps. L'unico lampo del bianconero è quello che però manda i galletti più vicini al vantaggio. La verticalizzazione con cui taglia la difesa romena è degna del miglior Pirlo, Sagna ne approfitta e serve in mezzo Griezmann che prima manca il controllo, poi su un disimpegno goffo di Chiriches si trova a due passi da Tatarusanu, ma centra il palo.

Nella ripresa, copione simile. Primo affondo rumeno, con Stanciu (2' st) che sciupa da ottima posizione, poi arriva il gol di testa di Giroud (12'st), viziato da un gomito alto che finisce addosso a Tatarusanu, su intuizione del solito, geniale, Payet. Fatto il compitino, però, i galletti si spennano da soli: paradossalmente è proprio l'uomo più esperto dei Bleus, Evra, a combinarla grossa, atterrando Stanciu in area.

Stancu va dagli 11 metri e gela Saint Denis fino all'ultimo respiro. Quando ci pensa proprio Payet a scacciare la paura e far vedere che oltre al talento, questa Francia ha anche carattere. I migliori ingredienti per andare fino in fondo.

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