Non è certo allegro Massimiliano Allegri, anche se qualche segno positivo riesce a vederlo. malgrado la sconfitta. «Era la Lazio che ci aspettavamo - afferma il tecnico rossonero -, ma non dovevamo esporci al loro contropiede che ci ha penalizzato con due gol. E noi abbiamo incominciato a giocare dopo il terzo incassato. C'è ancora da migliorare, anche se ho visto qualche buon segnale nelle ultime partite e nel secondo tempo contro i biancocelesti dove la squadra ha creato e dato tanto».
Ma poi Allegri critica, senza dirlo apertamente, la sua difesa: «Nel primo tempo abbiamo preso due gol sugli unici due tiri in porta degli avversari. Lì siamo rimasti condizionati, e il terzo gol è arrivato per un errore nostro». Inevitabilmente il discorso arriva sul suo futuro e il tecnico si accalora quasi infastidito da una situazione che non gli garba proprio: «Ultima spiaggia? A livello personale non dovete domandarlo a me, credo che dipenda sempre dalla società. È normale che se la squadra non fa risultato, l'allenatore è quello che viene messo sempre in discussione. Io un po' troppo, ma abbiamo 7 punti dopo 8 partite, bisogna risalire la classifica, bisogna incominciare a fare dei punti. La squadra deve migliorare, bisogna limitare degli errori. Abbiamo giocato come a Parma, dove non avevamo preso gol, però ultimamente abbiamo raccolto meno del dovuto. Ma quei due gol su due tiri non mi vanno proprio giù. La scossa comunque c'è stata, abbiamo ritrovato l'orgoglio dopo il gol di Klose e le nostre due reti lo stanno a dimostrare». Il rombo? «Non è questione di rombo. Se non allarghiamo il gioco sulle fasce diventa difficile fare gol».
Soddisfatto ovviamente l'allenatore della Lazio, Vladimir Pektovic: «Lasciamo perdere l'obiettivo scudetto, i tifosi hanno però diritto di pensarci.
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