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Allegri perde un'altra Champions: il suo futuro alla Juve è in bilico?

Il Real Madrid ha dato un grande dispiacere alla Juventus di Allegri che ha solo accarezzato, per la seconda volta in tre anni, la possibilità di vincere la Champions

Allegri perde un'altra Champions: il suo futuro alla Juve è in bilico?

Massimiliano Allegri, per la seconda volta nel giro di tre anni, ha accarezzato da vicino il sogno di vincere la Champions League ma il Barcellona prima, nel 2015 a Berlino, e il Real Madrid oggi a Cardiff l’hanno riportato alla realtà. Il tecnico livornese, ha già fatto meglio rispetto ad Antonio Conte ma per raggiungere i due tecnici più vincenti della storia bianconera, Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni, deve ottenere una vittoria importante in Europa. Il suo approdo alla Juventus, nell’estate del 2014, non era stato ben visto da parte della tifoseria tanto che il coro più gettonato era: “Allegri non lo vogliamo”. L’ex Cagliari e Sassuolo, nel giro dei mesi, con il gioco, la sua personalità e i risultati è riuscito ad ottenere la fiducia di tutto l’ambiente e anche la sconfitta di questa sera non può scalfire quanto di buono è stato fatto in questi tre anni.

Allegri, nonostante questa bruciante sconfitta, dovrebbe rimanere ugualmente sulla panchina della Juventus anche nella prossima stagione, anche se il condizionale è d’obbligo. Vero è che tutte o quasi le big d’Europa sono a posto per quanto concerne gli allenatori e l’Arsenal, che era il club più caldo su Allegri, ha appena rinnovato il contratto al veterano Arsene Wenger. Il contratto del tecnico livornese andrà in scadenza il 30 giugno del 2018 e sembra difficile ipotizzare che il club di Corso Galileo Ferraris voglia rinnovarlo su due piedi dopo la sconfitta rimediata questa sera a Cardiff dal Real Madrid di Cristiano Ronaldo e Zinedine Zidane che nei suoi primi due anni da allenatori ha già vinto due Champions mettendo le merengues, ancora di più, nella storia del calcio mondiale.

Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Beppe Marotta e Fabio Paratici dovranno riflettere attentamente se puntare ancora su Allegri o se dare una sterzata puntando su un nuovo tecnico dopo le due finali perse in tre anni: il compito, però, non sarà facile perché in circolazione non ci sono allenatori bravi, di carisma e innovativi come il conte Max.

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