C'è qualcuno che questa notte ad Abu Dhabi non ha dormito troppo. Non è stato Max Verstappen che, come racconta, di quei trofei ne ha già quattro a casa e in fin dei conti sono tutti uguali. Non è stato probabilmente neppure Oscar Piastri che i suoi assi nella manica li ha persi prima di arrivare qui. A non dormire sono stati altri. Lando Norris, anche se ha detto di aver dormito fin troppo, Andrea Stella e probabilmente Zak Brown che, pur contraddicendo le sue papaya rules, dovrà per forza dare degli ordini di scuderia per evitare di rovesciare il secchio del latte dopo aver munto la mucca.
Nico Rosberg ha ricordato ai microfoni di Sky (Forza Carlo!) che lui alla vigilia del suo duello finale con Hamilton dormì due ore e anche se faceva finta di niente "aveva una paura clamorosa". Per Lando potrebbe esser stata una notte simile anche se il suo giro finale lo ha portato in seconda posizione, dietro a Max, ma davanti a Oscar e a tutti gli altri, una posizione perfetta per restare lontano dai guai e saldamente ancorato a quel podio che, anche in caso di successo di Max, gli garantirebbe il suo primo titolo Mondiale a 26 anni e 24 giorni (sarebbe il sesto nella classifica dei più giovani). Lando aveva visto qualche fantasma in più in Q1 e Q2 e anche nel primo run in Q3. Dopo esser stato venerdì il più rapido, ieri non era più riuscito a ripetersi, restando spesso lontano. L'ultimo giro da qualifica dell'anno non lo ha portato in pole, ma lo ha fatto accomodare su un cuscino da cui solo la sua debolezza mentale potrebbe farlo cadere. Il favorito è lui, non solo per l'aritmetica, ma forse è meglio se farà finta di non vedere Alonso se lo dovesse incontrare prima di salire in macchina. Perché qualche anno fa, era il 2010, Alonso era arrivato alla vigilia dell'ultima gara messo ancora meglio di lui: aveva 8 punti di vantaggio su Webber, 15 su Vettel e 22 su Hamilton. Era terzo dietro a Vettel e Hamilton al via. Tutto sotto controllo. Fino a che da muretto Ferrari non decisero di marcare la Red Bull sbagliata richiamando Fernando al box dopo Webber, lasciando il titolo a Vettel. A Fernando sarebbe bastato un quarto posto. Non arrivò perché rimase bloccato dietro a Petrov. Il suo ingegnere di pista era Andrea Stella che poi lui stesso si portò in McLaren dove l'ingegnere umbro è ora diventato team principal. Nessuno ha probabilmente visto più fantasmi di lui la notte scorsa. Quel finale di Abu Dhabi deve avergli occupato i pensieri, anche se questa volta è la sua McLaren a giocare due contro uno. In un colpo solo può vincere il titolo e cancellare per sempre quell'incubo.
Comunque vada ci sarà un team principal con un passato Ferrari a festeggiare. Mentre la Scuderia non vede l'ora di mettere la parola fine su questo disastroso 2025. Hamilton più di tutti, visto che è uscito ancora in Q1.