Coronavirus

Anche Diaz è positivo, Pioli va oltre la sfortuna "Restiamo compatti"

Lo spagnolo out come Theo e Maignan, ma il tecnico rilancia: "Dimostriamo il nostro valore"

Anche Diaz è positivo, Pioli va oltre la sfortuna "Restiamo compatti"

Milano. Ne fece uno slogan, molti anni fa, Silvio Berlusconi. «Più forti della sfortuna» promise ai suoi e aggiunse altro nei giorni che seguirono il famoso episodio della monetina da 100 lire che dirottò lo scudetto da Milanello a Soccavo. È quello che ripete, con altre parole, e altri riferimenti storici, Stefano Pioli che si ripresenta in campionato con un carico di colpi bassi che più bassi non si può. Ai tre già noti - Maignan, Messias e Theo Hernandez - si è aggiunto l'ultimo, quello di Brahim Diaz (anche lui positivo al Covid) con Mirante, appena arrivato per rimpiazzare il terzo portiere Plizzari, lasciato fuori dalle convocazioni per consentirgli di perfezionare la condizione fisica (si è allenato col Sorrento nelle settimane precedenti). Poi ci sono i possibili ritorni di Ibra (decisione questa mattina, per la panchina eventualmente) e Krunic: una filastrocca non esaltante. Stefano Pioli, dritto come un fuso, non si lascia nemmeno sfiorare dal gne gne che qualche suo collega avrebbe squadernato puntualmente e fa ricorso invece a un ragionamento efficace e puntuale. «Noi non ci sentiamo sfortunati, noi siamo un gruppo molto compatto e dobbiamo sfruttare le difficoltà per dimostrare il nostro valore». Ecco su cosa punta. Nella pratica, la reazione a una striscia di disgrazie, è già accaduta durante la passata stagione quando tra assenze per motivi diversi fu raggiunto il record di 6-7-8 indisponibili. Anche allora, invece di piangersi addosso, il Milan mise a segno alcune perfomances di grande rilievo.

Sotto i riflettori, da stasera a San Siro (40 mila i presenti col passaggio al 75% della capienza), finirà Ciprian Tatarusanu, il sostituto di Maignan, 35 anni, nato sotto il segno dell'acquario a Bucarest, in patria ribattezzato l'uomo ragno per le prove con la Steaua ma senza alcuna parentela stilistica con Water Zenga, forse così chiamato per via della sua sagoma, pescato in Francia da Pioli e riportato in Italia. Alle spalle 5 presenze col Milan, una decisamente no (la prima con la Roma), le altre segnate da buone parate (compreso il rigore parato a Rincon col Toro). «È un grande professionista, ottimo portiere, deve sfruttare l'occasione. Mike tornerà più forte di prima» le due citazioni del tecnico che si ritrova al cospetto del Verona, mai piegato nelle precedenti edizioni a San Siro. Per l'assenza di Theo può tornare utile nell'occasione Ballo Tourè dopo l'incerto debutto col Venezia («allora era timoroso»). Ma forse l'unica garanzia porta il nome di Olivier Giroud, finalmente disponibile e ripresosi dalla lombalgia che lo tenne fuori causa per alcune settimane dopo la sosta da covid.

Mentre Saelemaekers ha rinnovato fino al 2026, il ritorno a Milano di Ivan Gazidis è l'altra buona notizia di questo mese di ottobre nato sotto la cattiva stella: non sarà ancora allo stadio ma operativo in sede dove si è ripresentato con un messaggio d'incoraggiamento a squadra, staff, dirigenti e dipendenti.

Se battaglia lui, quelli del Milan possono sentirsi addirittura fortunati.

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