Anche l'Armani si butta via col Fenerbahce in dieci minuti

Oscar Eleni

Milano Nel suo pianeta rosso l'Emprio Armani si smarrisce e perde 70-79 contro un Fenerbahce in convalescenza, ma sempre tenuto per le redini dalla ferocia del suo generale Obradovic. Soltanto Sanders (17) e un Simon spentosi alla distanza (11) reggono l'urto. I sogni nel terzo quarto, la crisi nell'ultimo tempo dove Dixon porta a spasso tutti. Milano senza Raduljica, ma anche senza un Hickman decente e un Gentile accettabile, opaco come il Datome (nella foto) dall'altra parte.

Brutta partenza per l'Emporio Armani: Kalinic annulla Gentile (0 su 2, 2 palle perse) segna 3 tiri su 4, il Fenerbahce del tenebroso Obradovic si prende anche 10 punti di vantaggio, ma i tiri da 3 di Abbas, Simon e Sanders sulla sirena limitano il danno:17-21.

Non calano le palle perse Armani, 7 nel secondo quarto, e le amnesie difensive, Sanders entra nel recinto dei turchi sostenuti da una curva rumorosa in un altra serata da botteghini chiusi per Milano (12.331 spettatori). Non basta e il Fener maschera la notte oscura di Datome e Dixon con Sloukas e il solito Kalinic, va sotto a rimbalzo, ma a metà gara è padrone:36-44.

McLean, ma soprattutto Sanders non ci stanno. Mentre i turchi perdono l'orientamento, sbagliano tanto, Rakim il benedetto dagli dei sfascia la difesa di Obradovic, apparecchia per chi ha voglia di seguirlo: Simon, Gentile che nell'unica cosa decente della serata dà il primo vantaggio a Milano a 2'50" dal terzo gong. Il Fener sbaglia tanti tiri, perde la lotta sulle palle vaganti e dopo 30' è nei guai anche per aver lasciato a Pascolo un canestro in 7 centesimi sulla rimessa: 63-58 per la gioia di una Milano che usa bene le sue lame difensive, parziale nel tempo di 27-14.

Il risveglio del Dixon avvelena Milano aggrappata soltanto a Sanders.

Il Fener scappa, come Obradovic dalla stretta di mano con Repesa già ignorato allo scambio gagliardetti. I turchi vincono 79-70, lasciano Milano nel mondo di sotto dell'Eurolega. Per Milano che nel dicembre di fuoco avrà 7 partite europee e 5 di campionato una fermata che fa male e speriamo anche riflettere.

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