Svaporata la squadra che aveva messo in ginocchio la Juventus, Mancini può chiedersi se questa sconfitta ha un senso partendo dalle motivazioni, dalla testa dei suoi giocatori, una trasformazione di questo tipo è da psicoanalisi. L'inferiorità numerica pesante per la doppia espulsione di Miranda e Nagatomo non spiega da sola tutto. La partita durante i primi quarantacinque minuti non è mai iniziata veramente, tutti a trotterellare, a fare possesso sterile, zero tiri in porta, zero tiri lontani dalla porta, zero azioni pericolose, pubblico generosissimo che incitava, soddisfatto da un vantaggio nato per un fallo di mano in area di Moretti, in scivolata, che ha stoppato un sinistro di Brozovic. Icardi l'ha messa sulla sinistra del portiere come nel derby, ma questa volta non ha centrato il palo. Ma era poco, troppo poco, era una situazione palesemente falsa e l'inevitabile si è concretizzato. Occasione d'oro, l'Europa di serie B diventa l'unico traguardo possibile, la realtà è questa.Eppure la serata sembrava eccitante, sotto la spinta di una notizia peraltro priva di ufficialità. C'è il socio che salverà la squadra dalle cessioni imporanti, forse Goldman Sachs, una fra le più grandi banche d'affari del mondo, ce l'ha fatta. Ieri sera girava intensamente la voce di un nuovo socio individuato su mandato di Erick Thohir, asiatico, probabilmete cinese. Si tratterebbe di un socio che entrerebbe inizialmente con una quota di minoranza ma con ambizioni future.
Magari solo chiacchiere. Di sicuro l'arrivo di Erick Thohir ha portato notizie. Ieri sera era allo stadio accompagnato dall'ad Boolimbroke, poi si è seduto in tribuna fra il vicepresidente Javier Zanetti e Massimo Moratti, giusto in tempo per vedere le due squadre schierate a centrocampo darsi la mano. Tranne per Maxi Lopez che l'ha rifiutata a Icardi e si è toccato. Un gesto di classe.Sul prato alla prima azione ha piazzato una scarpa in faccia ad Handanovic rimasto a terra un paio di minuti, poi nella ripresa ha servito uno scatenato Molinaro per l'1-1 che ha tirato giù l'Inter. Situazione che si è ulteriormente complicata con l'espulsione di Miranda per doppio giallo, un braccio nel primo tempo, un intervento scomposto su Belotti al 12' della ripresa. E con l'Inter in dieci è cominciata finalmente la partita.Mancini a quel punto ha tolto Ljajic, lontano dall'ultima prestazione folgorante con la Juventus, e inserito Murillo al fianco di Juan Jesus in mezzo alla difesa.Il Torino non ha dato tregua su qualunque palla, è arrivata una buona occasione per tutti, Icardi ha costretto Padelli a stendersi prima di rientrare negli spogliatoi, dove c'è finito anche Nagatomo per fallo in area su Belotti, espulsione e rigore. A un quarto d'ora dal termine Inter sotto e in nove contro undici, una di quelle cose già viste e peraltro finite tutte malissimo. Una di quelle da vincere e basta, una delle otto dove non si doveva sbagliare era diventata una missione impossibile anche solo da raddrizzare.
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